Marcello Lippi, ex allenatore di Napoli e Juventus, nonché C.T. dell’Italia campione del mondo nel 2006, ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport ed ovviamente ha parlato dell’imminente sfida dello Juventus Stadium tra azzurri e bianconeri. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
Parliamo di Juve-Napoli. Possiamo definirla la partita tra le prime della classe?
«La classifica del momento parla chiaro. Juve-Napoli è il vero big match».
Avendo allenato il Napoli prima della sua epopea bianconera, lei conosce vantaggi e difficoltà nel fare grande calcio in quella piazza. Di quello griffato De Laurentiis cosa le piace?
«La programmazione. De Laurentiis e i suoi collaboratori hanno investito parecchio su Cavani, ma sono anche andati a prendere giocatori poco conosciuti e poi dimostratisi molto forti. A tutto si è aggiunta la bravura dell’allenatore. La Juve dà la sensazione di avere ancora qualcosa in più, ma il Napoli non è lontano».
La Juve sta mantenendo il passo della scorsa stagione anche senza Conte in panchina.
«Se alla fine la Juve non dovesse vincere, le ragioni andranno cercate in altre direzioni. Il fatto di giocare senza Conte in panchina non influisce. La straordinarietà del lavoro di Antonio è legata all’attività quotidiana».
Il pericolo per la Juve dunque non è rappresentato da Conte in tribuna ma da Cavani in campo. Come si ferma l’uruguaiano?
«Cavani è un bomber atipico, spazia molto, poi ti attacca all’improvviso. Lascio volentieri la risposta a Conte».
Nella Juve si fa un gran parlare di Giovinco. C’è chi lo giudica un fenomeno, chi invece sostiene che sia inadeguato per certi contesti.
«Io Giovinco lo vedo fenomeno, geniale. E la genialità fa bene a tutte le squadre. Quando non segna, comunque Giovinco inventa qualcosa».
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Pensa anche lei che i calendari andrebbero rivoluzionati?
«Certamente. Lo sostengo anche da ex commissario tecnico. Per Prandelli giocare dei match decisivi per la qualificazione al Mondiale prima di Juve-Napoli non è il massimo. Con tutto questo “sfarfallio” è inevitabile che i giocatori si distraggano, o che corrano il rischio di farlo, anche se sono ragazzi intelligenti».
Fonte: Tuttosport.com
La Redazione
L.D.M.
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