Dimenticare Firenze? No, si riparte proprio da lì. «Dalla rabbia che è propria di chi è stato punito al primo tiro in porta» . Rolando Maran carica la squadra in vista della gara di questo pomeriggio con il Napoli e lo fa in maniera tutt’altro che banale. «Sì – conferma – è quello che voglio vedere dalla squadra. Altro che scorie? Mi aspetto, come sempre, la prestazione. Voglio che si esca dal campo senza che ci sia da rimproverarsi alcunché. Poi, magari, il risultato può essere determinato da un episodio, ma noi dobbiamo comunque ritrovarci con la coscienza a posto. In ogni caso andiamo avanti sereni: la strada è quella giusta». Ma cosa non è andato a Firenze? « Diciamo che si è sbagliata l’impostazione, ma una sconfitta non può cancellare il nostro inizio di stagione e le nostre consapevolezze. Contro il Napoli dovremo pensare più a noi stessi che all’avversario che avremo davanti. Modulo compreso. La partita con i partenopei sarà molto difficile. Dovremo cercare la prestazione perfetta come singoli e come squadra. Non dovrà mai mancare il nostro coraggio, la voglia di correre, di fare gioco. Tutto questo deve essere sempre una nostra prerogativa. Voglio, insomma, un Catania che faccia il Catania». Nonostante lo spauracchio Cavani: ma c’è un calciatore più idoneo per marcarlo? « No. Ogni difensore che scenderà in campo dovrà conoscere lui ed il Napoli. Tutti gli attaccanti del Napoli sono pericolosi. Calcoli in vista della gara con l’Atalanta di mercoledì? Nessuno. Non penso a risparmiare le forze in vista dei prossimi impegni. Si dovrà pensare ad un avversario alla volta, con l’intento di portare a casa sempre il massimo risultato» .
C’è un aspetto che considera fondamentale nella sfida ai partenopei?
«Togliere ritmo al Napoli sarà importante. E’ una squadra che vive molto sugli inserimenti. Abbiamo preparato degli accorgimenti, come facciamo per ogni gara, ma questo non dovrà portare il Catania a snaturarsi. Più bassi gli esterni in fase di non possesso? Potrebbe essere, vedremo, abbiamo preparato con molta attenzione questa partita».
Ha pensato anche alla soluzione con due prime punte?
«Abbiamo provato anche questa soluzione. A me interessa anzitutto l’atteggiamento. Una volta riusciti ad interpretare le gare come si deve, potremo, con piccoli accorgimenti, implementare anche queste modifiche, che comunque spostano poco».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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