Tornare: si può? Il tormento di Diego Armando Maradona si chiama Napoli ed «el pibe de oro» l’ha ribadito, confessandosi a Sky Tg 24, in una intervista-invocazione in cui ha toccato molti pundti nodali.
«Non sono un evasore e voglio riabbracciare Napoli che mi manca. Non sono mai stato condannato dalla Cassazione e voglio chiarire, trovar la pace per metter fine agli equivoci e alle ingiustizie. Mi è stato impedito di tornare in Italia, mi hanno fatto perdere venti anni d’amore di Napoli. E’ giusto pagare le tasse, ho pagato ciò che sapevo di dover pagare. Ma ora chiedo all’erario di essere più umano».
Per il momento, però non ci sono appuntamenti tra il legale di Maradona – Angelo Pisani – e il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera; né ci sono contatti con i vertici di Equitalia. che stanno gestendo il recupero del credito vantato dallo Stato italiano nei confronti del fuoriclasse argentino, pari a circa trentasette milioni di euro.
Maradona però spera di poter rientrare in Italia e di metter la parola fine ad un contenzioso che ne ha limitato assai la possibilità di rivedere la «sua» Napoli e in particolare i bambini di Scampia ai quali ha inviato in video un saluto: «Ciao bimbi, sono Diego. Ci vedremo presto, grazie per l’amore e per il rispetto. Voglio venire a Napoli per riabbracciare tutti gli amici e la gente che m’ha voluto sempre bene».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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