I figli so’ piezze ’e core. Ma i guai cominciano quando sono anche un pezzo di portafoglio. Per questo Diego Armando Maradona junior e il suo papà, el Pibe de oro, il più grande di tutti col pallone, sono di nuovo inesorabilmente ai ferri corti.
L’ultimo capitolo dell’infinita telenovela giudiziaria ma anche sentimentale iniziata la mattina del 26 settembre di oramai 26 anni fa, è in una nota del legale di Maradona, Victor Stinfale: «Diego non ho alcun vincolo né sentimentale né affettivo con Diego jr che è il frutto del rapporto occasionale di un giorno. Qualche anno fa Diego Maradona consegnò quasi un milione di euro a lui e alla madre arrivando ad un’intesa affinché non parlassero di Maradona ai media. Accordo che evidentemente non è stato rispettato», conclude il testo. Precisando poi che «i soldi sono stati ricevuti».
Il piccolo Maradona, il figlio del Pibe avuto nel 1986 da Cristiana Sinagra e riconosciuto solo per decisione del tribunale nel 1995, ha reagito con sdegno. Prima con due tweet assai eloquenti («1 milione di euro? Non so neanche come si scrive!» e «Sono tutte bugie inventate di sana pianta!»). Infine in prima persona, concedendosi al talk show pomeridiano di Canale Cinque, ospite di Barbara D’Urso. «Io e mia madre abbiamo letto e lei mi ha detto: ”Queste sono cose da pazzi”. Ma quale milione? Mai avremmo accettato, per dignità personale, un accordo del genere. Gli unici soldi ricevuti da mio padre sono gli alimenti che è stato obbligato a versarmi fino allo scorso anno. Ma il totale non si avvicina neanche un poco al milione che dice di avermi dato. Le sue sono menzogne e sono pronto a mostrare i conti correnti miei e dei miei familiari per dimostrarlo».
Fin qui l’aspetto economico della faccenda. La (vera) ferita che più brucia nel petto del giovane Diego è quel passaggio doloroso, quell’essere stato definito dal legale del padre «frutto del rapporto occasionale di un giorno». «Sta ancora una volta facendo una brutta figura, farebbe meglio a stare zitto. Ci sono le sentenze che parlano chiaramente di una relazione lunga e stabile tra lui e mia madre. Che conosceva tutta Napoli e tutto il mondo. Altro che rapporto di un solo giorno: mia mamma ha avuto una storia con lui perché era innamorata, perché provava qualcosa di profondo per lui».
Alfredo Sinagra, il papà di Cristiana, anticipa le prossime mosse: «Questa volta lo denunciamo. Ha passato ogni limite: il suo è un atteggiamento assurdo che ci ferisce. Cristiana ha conosciuto e ancora sente molti dei suoi parenti più stretti. Ho la sensazione che si sia confuso con qualcun altro».
Diego Maradona, molto probabilmente, ha riaperto il fronte di guerra con la famiglia Sinagra dopo aver letto le parole del suo figliolo alla tv argentina, dove il ragazzo si è recentemente recato inseguendo un ingaggio in una squadra di serie C. «Mi auguro che mio padre dia il suo cognome al figlio che sta per avere con Veronica Ojeda che mi sembra persona molto perbene», aveva detto a inizio mese Diego jr. Che poi ha proseguito parlando di Claudia Villafane, ex moglie di Diego, e delle sue due figlie Dalma e Gianinna. «Una volta Claudia ha parlato con mia madre – ha raccontato Diego jr – dicendole che io avrei dovuto rinunciare a 50.000 euro se volevo parlare con le mie sorelle. Per me Claudia non è nulla. A me interessano solo mio padre, Dalma e Gianinna perché siamo i Maradona. Però mi sa che loro due vogliono stare da sole sui media e forse mirano ai soldi».
E allora, alla prima occasione, Maradona ha reagito. Anche se i suoi problemi familiari, al momento, sembrano essere ben altri, pur se legati sempre al riconoscimento di un altro figlio: quello che porta in grembo Veronica Ojeda, incinta al sesto mese. «Che probabilmente Diego riconoscerà», scrive ancora il legale argentino del Pibe. Sullo sfondo una vera e propria guerra in corso in casa Maradona: la lite furibonda tra la sua ex moglie Claudia Villafane, e le due figlie Dalma e Giannina, da una parte, e la sua (forse ex) compagna dall’altra. Entrate in scena perché non vogliono che Maradona dia il suo cognome al figlio in arrivo. Prima che di buon gusto, quindi, una questione di pesos: la mostruosa eredità (soldi, investimenti, trofei, immagine) che fa gola a molti di questo fragile uomo.
Pino Taormina per “Il Mattino”
La Redazione
P.S.
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