Non toccate Lio Messi, «anche io prima del ‘mundial’ dell’86 ero un disastro». È il messaggio, chiaro e forte, che Diego Armando Maradona ha deciso di recapitare ai tanti tifosi argentini che nella Coppa America di questi giorni hanno criticato, e fischiato, sia il mediocre rendimento della ‘Seleccion’ sia la ‘Pulce’. «Vi ho chiesto di contattarmi perchè in questo momento, il più triste della mia vita, voglio difendere Lio», ha detto Maradona al quotidiano Olè, ricordando il dolore per il ricovero qualche giorno fa della madre, ‘Donna Tota’, in una clinica a Buenos Aires, fatto per il quale ha rinviato il viaggio in Dubai. Alla domanda su quali siano le sue condizioni, Maradona risponde: «I medici dicono che è nelle ‘manos de Dios’. L’ho baciata tanto, le ho parlato all’orecchio per vedere se può ascoltarmi. Ogni volta che entravo in campo, mia madre accendeva le candele per tutte le Vergini, pregava per la maglia, per me, per tutti. Chiedo solo che Dio gli dia una chance in più». «Quando vado a trovarla in clinica ascolto questi ‘boludos’ (cretini, ndr.) alla radio che parlano di Messi e non ci posso credere. In qualsiasi momento Lio darà tutto senza alcun problema: lo dico – precisa l’ex ct della nazionale – perchè lo conosco bene, ho parlato con lui questa settimana e gli ho chiesto serenità». «È il migliore del mondo, un ragazzo eccezionale e noi argentini non possiamo essere così: se vince la Champions è il migliore di tutti i tempi, ma se la ‘Seleccion’ non riesce a vincere due partite è colpa sua», sottolinea ancora Maradona nella sua appassionata difesa dell’attaccante del Barcelona.
Difesa che a tratti è anche una dura critica alla squadra messa in piedi dal suo ‘erede’, il ct Sergio Batista. «In realtà la nazionale non ha mai attaccato seriamente», aggiunge, riferendosi anche al tema di chi debba essere l’uomo giusto da mettere accanto a Messi: «Non sarò certo io a ‘costruire’ la squadra a Batista… C’è da dire però che se l’è presa in modo stupido con Javier Pastore, il quale secondo me sarebbe un grande ‘socio’ per Lio». Maradona precisa poi ancora meglio su come Messi debba “funzionare” nella ‘Seleccion’: «Non è vero che la squadra lo fa giocare male, ma non gli offre delle opzioni… bisogna fare in modo che la nazionale abbia un movimento tale che quando Lio ha la palla debba affrontare due giocatori rivali, non tre o quattro». «Il punto è che l’unico vero 5 è Mascherano, perchè Cambiasso e Banega non recuperano», conclude Maradona, che si pronuncia anche sulla polemica se l’Argentina debba cercare, oppure no, di giocare come il Barca: «È impossibile. Il Barcellona ha avuto la fortuna di fare la squadra in un momento brillante per tutti i loro giocatori. Noi dobbiamo giocare come l’Argentina, lasciamo il Barcellona a Pep Guardiola».
La Redazione
C.T.
Fonte: Corriere dello Sport
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