La possibilità di vederlo, in tempi brevi, seduto su un’altra panchina di una nazionale è svanita sin da subito, anche se Alejandro Mancuso, un membro dello staff del “Pibe de oro” e un fedelissimo di Maradona, aveva affermato che i contatti tra l’ex CT dell’Argentina e la federazione portoghese erano iniziati.
Altra fantasiosa ipotesi portava il nome di José Mourinho che avrebbe dovuto ricoprire quel ruolo part-time, aspettando l’allenatore ufficiale. Questa possibilità pareva più concreta della prima, ma è evidente che, come aveva detto lo stesso ex allenatore di Porto, Chelsea e Inter, la decisione spettava ai vertici del Real Madrid. Pare che alla fine Perez, Valdano e gli altri abbiano decisp di non far muovere lo “Special One”, pensando che fosse meglio per la squadra che tutti gli sforzi e le energie di Mourinho venissero concentrate su un unico obiettivo.
Anche se non c’è l’ufficialità, il nome dell’allenatore che Gilberto Madail, presidente delle federazione portoghese, ha scelto è quello di Paulo Bento. L’ex allenatore dello Sporting Lisbona, che sin dall’inizio era portato come il favorito numero uno dai media portoghesi, ha superato, oltre alla concorrenza di Mourinho e Maradona, anche altri importanti tecnici come: Josè Perkerman, Josè Aguirre e Luis Aragonès.
LA REDAZIONE
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