Diego Maradona junior ha rilasciato un’intervista a “Il Mattino” sul rapporto ritrovato con papà Diego. Eccone un estratto: “Ho abbracciato mio padre. Prima non era mai accaduto. Quando mi hanno chiamato dall’Argentina facevo fatica a mettere insieme i pezzi di una storia che stava appena iniziando. Non immaginavo che dietro l’invito di una televisione di Buenos Aires si potesse nascondere il lieto fine, all’inizio non volevo crederci, preferii non farlo. Troppe volte le mie aspettative erano rimaste senza risposta. Come quella volta nel 2003, a Fiuggi: fino a quel giorno lo avevo visto soltanto in televisione. Avevo voglia di incontrarlo, decisi da solo e mi mischiai sui prati. L’impatto fu difficile, poi si sciolse e chiacchierammo. Ci lasciammo con la promessa di rivederci, poi all’improvviso quella telefonata che ha cambiato la mia vita e il mio rapporto familiare. È stata un’emozione unica, non si può descrivere Forse me lo sarei aspettato un po’ di anni prima. Però non ho mai smesso di lottare e di crederci. Sapevo che quando accadeva, tutto cambiava. Io lo trovo una persona normalissima. Il nostro è un comune rapporto tra genitore e figlio, senza fronzoli e senza eccessi. Se c’è una cosa che mi ha colpito più di ogni altra, è proprio il suo comportarsi da semplice padre. Gli affetti familiari sono cambiati, il resto è rimasto pressoché immutato: continuo a vivere a Napoli e giocare al calcio. Ci siamo ritrovati a ottobre per la partita della Pace allo stadio Olimpico. Ogni tanto trascorriamo periodi più o meno lunghi insieme, come adesso. Frequentemente sono in Argentina. Il Napoli è il comune denominatore, siamo tifosi pazzi tutti e due degli azzurri”.
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