“Quel gesto – ha detto Maradona – non voleva essere offensivo ma solo satirico, in risposta all’ennesimo agguato tentato la settimana scorsa davanti a mia figlia, senza che mi fosse mostrata neanche l’autorizzazione del giudice”. L’ex fuoriclasse del Napoli, sempre attraverso il legale Pisani, ha voluto chiarire un aspetto: “Non ho offeso nessuno e sono orgoglioso di essere Maradona, di amare ed essere amato dalla gente per la mia coerenza, che non è mai stata in vendita”. Poi la replica al vice ministro dell’Economia: “Fassina, che io non conosco e non so cosa abbia fatto per la gente, farebbe bene a considerare miserabili tutti quelli che perseguitano gli innocenti invece di fare emergere la giustizia e la verità. Se Fassina ha il coraggio, ascolti, com’è suo dovere, il mio avvocato il quale gli potrà spiegare e illustrare la controversia di cui lui parla senza neanche conoscere le carte, senza mai chiedersi come si possano pretendere da un contribuente 40 milioni di euro per spese, interessi e more. In 30 anni non si è mai interessato alla mia questione, come nessun altro esponente del governo italiano. Invece il mondo intero ormai ha capito che non sono mai stato un evasore, e che la presunta violazione fiscale originaria presupposto della richiesta di Equitalia non esiste: dovrebbe chiedermi scusa”.
Fonte: Gazzetta.it
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