Schermaglie procedurali, eccezioni, verifiche di compatibilità dei membri il collegio giudicante. Alla fine tutto rinviato al 12 febbraio quando, alla terza sezione della Commissione Tributaria Regionale, si celebrerà un nuovo round della partita di Maradona contro il fisco italiano. Oggetto l’appello che l’ex calciatore argentino, seguito dagli avvocati Angelo Pisani e Angelo Scala, ha presentato contro le cartelle esattoriali che chiedono il pagamento di circa 40 milioni di euro frutto di 6 milioni di presunta violazione fiscale ed il resto di interessi e more. Processo cominciato ed immediatamente rimandato in quanto l’avvocato Pisani dovrà depositare l’atto riguardante una querela di falso presentata al Tribunale civile di Napoli. «Riteniamo – sostiene Pisani – che l’estratto ruolo non sia la cartella esattoriale originaria e visto che ci chiedono 40 milioni di euro di cui 34 solo di interessi, la difesa di Maradona vuole verificare ed esaminare i documenti originali, finora mai visionati in giudizio e che pensiamo non esistano». In sintesi, versione contestata dai cinque avvocati di Equitalia e dell’Agenzia delle Entrate, tutto il procedimento si baserebbe solo sulle notifiche di mora ma non sulle cartelle esattoriali. E quindi sarebbe da annullare. Il difensore di Maradona ha anche contestato la presenza nel collegio di un membro che in passato avrebbe già giudicato l’argentino. Nuova udienza convocata per il 12 febbraio.
Fonte: Il Mattino
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