Vetri rotti, recinzioni distrutte, settori dello stadio devastati . E ancora, un centinaio di feriti e una cinquantina di arrestati. «Barbarie », titolano alcuni giornali di Buenos Aires. Il peggior spot a tre giorni dall’inizio della Coppa America.
Brutto spot La retrocessione dei Millonarios è diventato un caso. Diego Armando Maradona ha annunciato di aver presentato un esposto alla magistratura per amministrazione fraudolenta contro ex dirigenti del club e contro il presidente della federcalcio argentina Julio Grondona. Ieri poi, il tecnico del River, Juan Josè Lopez, ha presentato le dimissioni e l’opinione pubblica argentina si chiede perché Cristina Kirchner, la presidentessa, abbia autorizzato la disputa a porte aperte di River- Belgrano. Al danno economico (serviranno milioni di pesos per rimettere a norma il mitico Monumental, stadio della finale) si aggiunge il danno d’immagine. Le violenze del dopopartita hanno fatto il giro del mondo. Molti turisti hanno già disdetto il loro viaggio a Buenos Aires. E anche alcuni sponsor sono molto preoccupati per questo clima.
Ci vuole Messi L’Argentina proverà a voltare pagina. E si affiderà, anche a livello politico, a Leo Messi. Il presidente Grondona ha chiesto al gioiello della Seleccion di spendersi a livello di immagine per riportare un minimo di entusiasmo intorno a questa Coppa America. L’erede di Maradona ha dato la sua disponibilità ma, stavolta, è chiamato a segnare uno dei gol più difficili della sua carriera.
La Redazione
C.T.
Fonte: Gazzetta dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro