BUENOS AIRES (27 ottobre) – «Sono contento che tu sia morto, polpo Paul. È colpa tua se abbiamo perso i Mondiali». È la frase che campeggia su una pagina Twitter firmata da Diego Armando Maradona. L’ex ct dell’Argentina “esulta” per la morte del polpo Paul, l’animale che durante i Mondiali di Sudafrica 2010 si è guadagnato fama planetaria azzeccando i pronostici sulle partite del torneo.
L’Argentina è uscita di scena nei quarti di finale, sconfitta dalla Germania con un pesante 4-0. In realtà, la paternità delle ciniche affermazioni è dubbia. La pagina associata a Maradona è caratterizzata da una serie di messaggi scritti solo in inglese con una frequenza irregolare. Ma in tanto nasce un giallo anche sulla morte stessa del polpo Paul: secondo Jiang Xiao, la regista di un film cinese intitolato “Chi ha ucciso Paul il polpo?”, il celebre mollusco veggente sarebbe morto infatti non questo lunedì bensì il 9 luglio, a due giorni dalla finale della Coppa del Mondo, e sarebbe stato sostituito in segreto dagli addetti dell’acquario di Oberhausen dove viveva.
«Per il film abbiamo fatto molte ricerche e sono al 60 o 70per cento sicura che Paul sia morto il 9 luglio e che i tedeschi abbiano taciuto sulla sua morte e ci abbiano preso in giro per un bel po’ di tempo», ha dichiarato Jiang al Guardian, aggiungendo: «Siamo in contatto con l’acquario tedesco dagli inizi della produzione del film ma mi è sembrato che avessero paura». L’acquario ha respinto le accusa. «Non è affatto vero che Paul è morto quest’estate. Vi possiamo assicurare che è morto l’altra notte. Aveva due anni e mezzo, è un’età normale per un polpo. È semplicemente morto», ha detto un portavoce.
LA REDAZIONE
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro