Maradona sbarcherà a Roma per la partita della pace. E incontrerà pure papa Francesco. L’Italia gli darà il solito benvenuto: secondo un rituale quasi consolidato, due carabinieri lo attenderanno sotto la scaletta dell’aereo per notificargli un atto giudiziario. Come riporta Il Mattino la nuova puntata della telenovela Maradona-Equitalia è la più incredibile, se non la più paradossale di tutte: Diego è stato querelato, e con lui addirittura il suo legale Angelo Pisani (non esiste precedente in giurisprudenza di un avvocato querelato per aver esercitato il diritto di difesa). «Vogliono tapparci la bocca – dice Pisani – ma continueremo a esercitare il nostro diritto-dovere alla difesa». L’avviso di chiusura indagine risale a pochi giorni fa ed è firmato dal sostituto procuratore della Repubblica di Cassino, Alfredo Mattei. Al quale Equitalia ha chiesto di processare Maradona e Pisani per le dichiarazioni rese in tv durante il suo ultimo soggiorno in Italia e riprese dal mensile «La voce delle voci» e dai media nazionali. L’indagine era partita dal Tribunale di Roma, poi dichiarato incompetente per territorio dopo tre anni. Trasferita a Cassino, l’indagine è stata completata in trenta giorni. Mattei ha concentrato le indagini su alcune frasi rilasciate da Maradona nell’intervista, dove si faceva riferimento al suicidio di alcuni contribuenti: «Nessuno più di me può sapere quello che si prova quando si è perseguitati per 25 anni da istituzioni che dovrebbero tutelare i cittadini onesti. Sono stato trattato come un criminale, violentando la mia dignità umana e la mia immagine sportiva. Io ho resistito ma posso capire chi non ce la fa. Voglio vincere questa battaglia per le vittime di Equitalia, perché l’ho pagata cara sulla mia pelle. Dal 1994 non esiste alcuna violazione fiscale a me addebitabile, questa è una brutta pagina per la democrazia italiana. Befera (rappresentante legale pro-tempore di Equitalia) non ha il coraggio di guardarmi in faccia perché porta sulla coscienza le mie sofferenze e le mie umiliazioni».
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro