Agosto 2012: «Voglio allenare in Cina per aiutare il paese a crescere calcisticamente». Febbraio 2013: «Se Mazzarri andasse via mi piacerebbe tanto allenare il Napoli». Marzo 2013: «Il mio sogno? Allenare il Barcellona e Messi». Diego Maradona senza confini e ogni panchina è buona per rilanciare una propria candidatura. Che il Pibe sia in cerca di lavoro è certo, ma, forse, puntare ad incarichi tanto prestigiosi come la panchina del Barça è troppo ambizioso anche per lui.
Comunque è lo stesso Maradona a rivelare il suo ultimo sogno segreto: appunto allenare Lionel Messi al Barcellona. L’ex Pibe de Oro lo ha confessato in un’intervista esclusiva al quotidiano sportivo spagnolo Marca, in cui ha anche negato di aver mai detto di essere stato un giocatore più bravo della «Pulce», smentendo di fatto quanto affermato solo pochi giorni fa a Napoli («Messi è un grandissimo giocatore ma io non amo i paragoni con lui, amo quelli con Pelè. E comunque il migliore sono io», aveva detto appena martedì scorso). «Mia madre direbbe che io sono il più grande ha spiegato al giornale spagnolo – e la madre di Leo lo direbbe di lui. Io non direi mai di essere migliore di lui: no, no. È una cosa da madri, è normale per l’amore che hanno per i figli. Io ho abbracciato intensamente Messi, gli voglio molto bene e sogno di ritrovarmi con lui nel Barcellona. È solo un sogno però, non date il via a una telenovela sulla panchina di Vilanova, per favore: un giorno vorrei allenare Messi nel Barcellona».
A Madrid, dove si trovava per una breve visita e per assistere a Real-Barcellona di sabato scorso, Maradona ha quindi, aggiustato il tiro difendendo il connazionale del Barca dalle critiche subite per le non brillanti prestazioni mostrate contro il Milan in Champions League e in campionato contro il Real: «Non credo proprio che per due gare un po’ sottotono si possa avere il diritto di sparare a Messi, considerato le valanghe di gol che ha realizzato in questa stagione» ha detto l’ex numero fuoriclasse del Barcellona e del Napoli. Piuttosto, è il club catalano a finire nel suo mirino per aver lasciato andar via Pep Guardiola alla fine della scorsa stagione e anche per non aver ben gestito la preparazione pre-campionato, quando il Barcellona si è dedicato a «remunerative tournee in Estremo Oriente invece di lavorare in ritiro».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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