È rimasto chiuso nel suo dolore per pochi giorni. Dopo aver accompagnato la madre, Donna Tota, in un cimitero a trenta chilometri da Buenos Aires, Maradona è tornato negli Emirati Arabi per allenare la sua squadra, l’Al Wasl, e per una vittoria in campionato ha voluto regalare 1.300 dollari a ogni calciatore. Perché hanno giocato per il loro allenatore, colpito dalla morte della «sua regina». Così Diego ha definito Dalma Salvadora Franco, detta Donna Tota, in una lettera che ha diffuso attraverso un amico fotografo, El Negro Luengo, per ringraziare tutti gli amici del calcio per le grandi manifestazioni di affetto ricevute dopo la morte della madre, scomparsa sabato 19 per problemi cardiaci e renali.
Ha ringraziato anche i tifosi del Napoli, che durante la partita con il Manchester City sette giorni fa avevano dedicato all’ex capitano cori e striscioni. Li avevano ascoltati e letti Claudia Villafane, l’ex moglie di Diego, e la loro secondogenita, Gianinna, suocera e compagna del Kun Aguero. Hanno riferito di questa manifestazione d’affetto del popolo napoletano, il popolo di Maradona.
Ecco il testo del messaggio scritto dall’ex campione del mondo e diffuso dal fotografo che ha dedicato a Diego una galleria, esposta anche durante i Mondiali in Sudafrica nell’estate 2010:
«Voglio ringraziare la gente per il minuto di silenzio negli stadi, con tutto il rispetto. Grazie al calcio argentino e mondiale, anche per i messaggio di condoglianze, dalla nostra presidentessa (il capo dello stato Cristina Fernandez de Kirchner, ndr) ai vicini dei primi anni trascorsi a Villa Fiorito. Grazie alle persone amiche che soffrono con me in silenzio la scomparsa di mamma. Grazie ai tifosi del Boca Juniors e a Riquelme, per aver rinviato la sua meritata festa di addio al calcio, con la speranza che presto potrà realizzarla. A mio padre, ai miei fratelli e ai miei nipoti che amo: restiamo più uniti che mai. Se ne è andata la mia compagna, la mia regina, però nel mio cuore batte il suo nome. Ti amo Tota per tutta la vita. Ci vediamo in cielo mamma».
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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