Una volta, Aurelio De Laurentiis disse che avrebbe voluto vedere lo stadio in mezzo al mare: non sarà esattamente così, certo, però oggi la presenza di Diego Armando Maradona alla terza tappa del Mondiale XCat di offshore innescherà quantomeno un entusiasmo da stadio sul Lungomare di Napoli. Più azzurro che mai. Vamos.
LA GIORNATA. E allora, il racconto di una giornata destinata a generare nel Golfo onde di entusiasmo degne di quelle hawaiane di North Shore: «Sono felice di tornare nella mia città» , le parole con dedica di Maradona direttamente da Dubai, alla vigilia del decollo a bordo del jet privato della casa reale. Diego, che della tappa del Mondiale Skydive Dubai XCAT è l’ospite d’onore e il testimonial, è partito ieri notte dagli Emirati per atterrare all’alba a Capodichino: programma organizzato al dettaglio, per lui, ma soprattutto blindato che neanche la Cia. Nessuno sa e nessuno vuole dire, info da etichetta escluse: alle 13 si metterà in posa e scatterà una foto ricordo con tutti i piloti, poi assisterà alla gara in un’area controllata a vista e nel pomeriggio si dedicherà alla premiazione dei vincitori. Stop.
IL PIANO. Il resto sono indiscrezioni: stanza prenotata all’Hotel Romeo; possibile blitz romano in serata, al Policlinico Gemelli, per incontrare Ciro Esposito, il tifoso del Napoli che lotta per la vita dalla finale di Coppa Italia; possibile presenza, domani, a un’udienza davanti alla Commissione Tributaria di Napoli relativa al ricorso presentato dai suoi legali contro il sequestro di alcuni beni.
LA GIOIA. La battaglia con il Fisco è sempre d’attualità, certo, ma oggi sarà quella del mare a entusiasmare. «Sognavo di partire davanti a tutti e di gareggiare al cospetto di Diego: daremo il massimo, vogliamo vincere», dice Alfredo Amato, padrone di casa e leader della barca numero 22, “Cantieri Postiglione”. Che weekend, per lui: contributo decisivo per l’arrivo del Mondiale e di Maradona a Napoli, poi la pole position conquistata davanti agli imbattibili uomini del Fazza insieme con il co-pilota, Marco Pennesi, e oggi la chance di far esultare Diego. Gioia infinita. Paura, invece, per il Team Dubai: ieri, dopo 30 minuti di prove, il catamarano s’è capovolto nel Golfo. Ora tocca ai meccanici, fare il miracolo.
Fonte: Corriere dello Sport
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