Roma qualificata agli ottavi di Champions League tra i fischi. Il paradosso giallorosso europeo è lo specchio di un momento delicato della squadra di Di Francesco che stasera contro il Viktoria Plzen ha perso 2-1.
Tanti assenti, indisponibili, infortunati. Florenzi in panchina e fascia di capitano a Kostas Manolas. E’ stata la prima volta, da titolare, per il greco.
A fine gara, i circa 600 tifosi romanisti che hanno seguito la squadra in Repubblica Ceca non hanno risparmiato i fischi in direzione degli uomini di Di Francesco; e solo un giocatore si è avviato verso il settore ospiti della Doosan Arena: proprio quel Manolas capitano nel gelo di Plzen, alla fine di un girone di Champions League che ha vede la Roma qualificata e fischiata.
“Prendiamo dei gol che subiscono solo le squadre giovani. Subiamo attacchi immediati, le altre squadre così sono sempre pericolose – le parole del difensore greco al termine della sconfitta –. I gol che abbiamo preso oggi non sono gol che prende una grande squadra: non si difende in 4, ma in 11. Se non si difende davanti e a centrocampo… è chiaro che poi prendiamo gol del genere. Per ripartire, dobbiamo avere coraggio, trovare serenità e personalità per uscire da questo momento. Non possiamo dire che è solo sfortuna, è che noi in questo momento non siamo all’altezza“.
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