A RMC Sport è intervenuto il tecnico Devis Mangia ed ha rilasciato alcune dichiarazioni ricordando inoltre anche Emiliano Mondonico:
“Uno dei tecnici più carismatici. Mi ricordo Atalanta e orino guidate da lui, tra le più belle. Rimarrà nella storia del calcio italiano”.
Sullo scontro Juventus-Milan
“E’ una partita difficile, penso possa finire 1-0 per la Juventus perché in certe partite dimostra di essere la squadra che da tanti anni domina. E’ capace di grandi prestazioni quando serve. Come se la giocherà il Milan? Con le sue caratteristiche. Non ha motivo di mollare nulla. Il gruppo ha entusiasmo, non bisogna aspettare perché potrebbe essere negativo. Se la giocherà con le sue caratteristiche”.Le differenze tra andata e ritorno nel Milan
“Tanto ha fatto la testa, ora ha un equilibrio mentale e una fiducia diversa rispetto ad un girone fa. Forse ha meno palleggio e possesso ma è una squadra più intensa, che sa aumentare i ritmi della partita. I giocatori poi sono in fiducia e questo fa la differenza”.Su Dybala
“Allegri è un allenatore bravo a ripristinare l’equilibrio all’interno del gruppo e lo farà anche stavolta. Juventus dopo quelle parole non rischia niente, proprio grazie al tecnico”.Sull’Inter dopo l’addio di Sabatini
“Non è un bel segnale, forse non c’erano le condizioni per continuare a lavorare secondo le sue idee. E’ da apprezzare la scelta, ma la società perde il migliore nella scelta dei giocatori. Se l’Inter lega il futuro di Spalletti al quarto posto, ricominciano gli errori. Va messo nelle condizioni di lavorare e dato il tempo per costruire”.Nazionale: finito il tempo di Di Biagio?
“Non bastano due amichevoli, anzi neanche 5 giorni ha lavorato. Dietro ad un buon allenatore c’è una società forte e lo stesso vale per un ct. La Federazione deve avere un progetto, sennò metti una persona a lavorare ma in balìa degli eventi. E così è difficile lavorare. Importante la figura del direttore tecnico, perché è fondamentale confrontarsi sulle varie questioni. E’ impossibile avere tutto sotto controllo”.Su Verratti e Balotelli
“La crescita c’è stata, magari qualcuno pensava che potesse essere superiore. Rispetto all’Under 21, dove l’ho visto, i due che sono cresciuti in più sono Insigne e Immobile. Hanno avuto una crescita continua, poi non so il percorso che ha fatto e se magari arrivare subito al Psg abbia inciso. Mario? A me piacciono le cose complicate, quindi lo riporterei.”
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