ROMA, 2 settembre – Roberto Mancini comanda la Premier League con il suo City, a braccetto con i cugini dello United. Questa estate si è parlato molto di un interesse del tecnico dei citizens per Daniele De Rossi, il giocatore individuato per far fare il salto di qualità al centrocampo: «De Rossi è uno dei più grandi centrocampisti al mondo – dice ai microfoni di Rete Sport – lo penso da sempre. Ma è un romano e romanista che non credo lascerà mai Roma. Sono contento per la Roma che abbia preso Gago. Un giocatore che ci piaceva molto, noi non potevamo più spendere, anche per la questione del fair play finanziario e a centrocampo abbiamo preso Hargreaves a scadenza di contratto. Dopo tanti infortuni ora si è ripreso, un giocatore d’esperienza come lui potrà dare un grande apporto».
LA CHAMPIONS E IL NAPOLI – Mancini ha poi parlato dell’inizio di stagione, monopolizzato dalle squadre di Manchester: «Il campionato in Inghilterra è molto duro, l’anno scorso il Chelsea vinse sette partite di seguito con un vantaggio sul Manchester di 9 punti, ma alla fine lo United vinse con 10 punti di vantaggio. Noi cercheremo di migliorare quanto abbiamo fatto l’anno scorso. Fino ad oggi abbiamo giocato una volta a settimana, qualcuno è dovuto andare in tribuna. Dalla prossima settimana giocheremo ogni tre giorni ed io avrò bisogno dell’apporto di tutti, da qui alla fine della stagione. Tutti i giocatori vorrebbero giocare sempre, a noi allenatori fare le scelte. Incontreremo il Napoli in Champions(14 settembre ndr), una squadra che ha fatto benissimo l’anno scorso e con i nuovi acquisti darà del filo da torcere a tutti».
I GIOIELLI – Tevez, Balotelli e Dzeko: tre talenti da gestire. «Non ho mai avuto problemi con Tevez. Ha 27 anni, non è a fine carriera, lui voleva semplicemente andare via per stare più tempo con la sua famiglia. Ora i suoi familiari sono qui a Manchester, e avere Tevez con noi significa 20 gol a stagione. Perchè mi sono arrabbiato sul tacco di Balotelli in precampionato? Io facevo gol. A parte gli scherzi Mario deve dimostrare ogni giorno, con tutte le qualità che ha, di poter essere uno dei migliori attaccanti del mondo; cercare di metterci il massimo impegno in allenamento e sul campo. Non ho mai avuto dubbi su Dzeko. Lui è arrivato a metà stagione l’anno scorso, sapevamo che lui avrebbe potuto avere dei problemi. Adattarsi al campionato inglese non è facile per chi arriva dalla Bundesliga o dalla Liga. Non potevo cambiare la squadra per lui all’inizio, ma poi si è sbloccato nel finale di stagione con alcuni gol fondamentali per la qualificazione in Champions League».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
D.G.
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