Le speranze di restare nell’Europa che conta sono appese ad un filo. Meglio, alle motivazioni del Villarreal, condannato all’eliminazione. Perché questa sera il Manchester City non solo è chiamato a centrare la posta piena contro il Bayern Monaco (già qualificato) ma dovrà soprattutto sperare che il Napoli non faccia altrettanto in Spagna. Dopo la sconfitta al San Paolo gli ottavi sono un miraggio dalle parti di Manchester, anche se il popolo manciniano si può consolare con il primo posto in Premier League. Un primato che dovrebbe far passare in secondo piano la probabile uscita dalla Champions League.
Eppure, anche quella contro i bavaresi, è stata una vigilia di tensioni. Di sospetti e critiche. Come ormai immancabile consuetudine, Roberto Mancini si è così dovuto difendere dal fuoco incrociato della battagliera stampa britannica che non perde occasione per enfatizzare ogni polemica attorno al club dello sceicco Mansour. Per esempio riprendendo le ultime dichiarazioni del presidente Aurelio De Laurentiis: sottili allusioni a proposito di presunti incentivi che il Villarreal avrebbe ricevuto prima della gara contro il Napoli. «Per fortuna lo sceicco Mansour non è italiano perché siamo noi i maestri in queste cose – la replica di Mancini – Non solo non è italiano, ma non gli piacciono neppure certi comportamenti. Penso che De Laurentiis dovrebbe rispettare di più il Villarreal» . Ma frecciate velenose all’indirizzo del City, e alla sua prepotente ascesa sul panorama continentale a suon di milioni di sterline, sono state lanciate anche dal presidente del Bayern Monaco, Karl-Heinz Rummenigge. Non solo l’ex attaccante dell’Inter si è augurato che sia il Napoli a passare il turno ma a proposito degli oltre 200 milioni di euro di passivo del City ha auspicato drastici provvedimenti da parte della Uefa, fino all’esclusione del club. «Non capisco proprio perché Rummenigge continui a parlare male del Manchester City. Ormai sono sei mesi che ci mette sempre in mezzo quando si parla di fair play finanziario, dopo la partita voglio chiederglielo di persona. Perché il Manchester City nei prossimi due anni ha già previsto un piano di rientro e ci sono club che sono più indebitati di noi» .
Un indebitamento record che potrebbe comunque non bastare per continuare la prima avventura in Champions League. «Fin dal sorteggio avevamo capito che sarebbe stata una qualificazione molto difficile – le parole di Mancini – Abbiamo commesso degli errori. Ma ci resta ancora una gara da giocare, quindi mai dire mai nel calcio. Pensiamo solo a battere il Bayern, al resto penseremo poi. E speriamo che arrivino buone notizie dal Villarreal perché sono convinto che se passassimo, poi sarebbe un problema per le altre squadre trovare il modo di fermarci. Perchè noi siamo una squadra migliore del Napoli, ma abbiamo perso al San Paolo e se passano loro significa che hanno meritato. E noi dobbiamo accettarlo». .
Così a Manchester (ore 20.45)
MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Hart; Richards, Kompany, Lescott, Clichy; Barry, Yaya Toure; Milner, Silva, Aguero; Balotelli. All. Mancini
BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Van Buyten, Badstuber, Lahm; Luiz Gustavo, Tymoshchuk; Muller, Alaba, Ribery; Olic. All. Heynckes
ARBITRO: Lannoy (Francia)
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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