Roberto Mancini, allenatore della Nazionale Italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa.
Ecco le sue parole:
Su De Rossi. “Con Daniele ho parlato, fa parte di quella serie importanti, con esperienza, che potremmo usare durante le qualificazioni. Non abbiamo bisogno di chiamarlo perché lo conosciamo benissimo”.
Sui portieri e su Buffon. “Gigi l’ho sentito prima, molto prima, ultimamente no. Un altro lo avremmo chiamato, Meret, ma è infortunato. Abbiamo chiamato Cragno perché sta giocando, è un buon portiere. Il fatto che Perin non giochi è un problema. Le gerarchie sono consolidate”.
Sulla curiosità. “Io sono molto fiducioso, dopo essere stato con loro dieci giorni lo sono ancora di più. È chiaro vedere altre due partite, con gare più solide, incuriosisce”.
Sul turnover in difesa. “Ci sono due partite in tre giorni, è difficile pensare che i giocatori possano farlo a questo punto della stagione. Caldara è stato uno dei migliori e contro la Francia è andato benissimo, Romagnoli giocherà. È giovane, sopperirà un po’”.
Su Belotti. “Mi aspetto che torni di essere quello che era fino a un anno fa, prima degli infortuni che lo hanno condizionato. Faceva gol. Verratti? Ha avuto molti problemi fisici, ha detto che sta molto meglio, dopo la sosta torna a disposizione dell’allenatore, per la prossima dovrebbe esserci. Ha esperienza, gioca in una squadra importante, sarà molto utile”.
Sul campionato. “Non mi pare sia cambiato niente rispetto all’anno scorso, la Juve dimostra di essere la più forte, siamo all’inizio e le cose possono cambiare in futuro. È un dispiacere vederli in panchina”.
Su Balotelli e Perin. “Per il portiere è ovvio che chi gioca è avvantaggiato. Mario doveva scontare tre giornate di squalifica, è rientrato ora. A giugno stava abbastanza bene, fisicamente non sarà al 100%. Dimagrito? Otto o nove grammi. Sicuramente cambieremo qualcosa visto che abbiamo due partite in tre giorni”.
Su Bernardeschi. “Certo che considero la possibilità di farlo giocare da mezz’ala. Può essere nel vivo dell’azione, una mezzapunta, può diventare più decisivo”.
Sui segnali con le nazionali giovanili. “All’estero sono bravi, mettono dentro i giovani e dopo 10-15 partite dimostrano di poterci stare. Non hanno problemi per sbagliare”.
Su Quagliarella e Benassi. “Al sampdoriano va fatto un applauso per il gol fatto. Ha l’esperienza per giocare con maggior tranquillità. Benassi ha fatto tutte le nazionali, lo abbiamo seguito anche l’anno scorso. Ha un margine enorme di crescita”.
Sul mancato inserimento di Gagliardini in lista Champions e sul 4-3-3: “Gli attaccanti sono questi, poi valutiamo gli altri più giovani. I club fanno i propri interessi, io spero solo che gli italiani giochino. Alcuni, che sono in panchina ora, sono molto più bravi degli stranieri”.
Sul fallimento del Mondiale. “Noi siamo l’Italia, dobbiamo giocare bene e farlo velocemente. Io sono molto fiducioso perché credo ci siano giocatori bravi. Pochissimi giocatori vincono le partite da soli, ma se riusciamo ad amalgamare in fretta credo che possa essere una bella cosa. Emozione? Normale ci sia”.
Sulla scelta di Zaniolo. “È un under19, arrivato in finale del campionato europeo. Deve giocare, a 19 anni. In passato molti calciatori sono arrivati in nazionale molto giovane. Se ha qualità e le confermerà, verrà richiamato. Non è l’unico, alcuni li abbiamo lasciati all’under 21. Secondo noi hanno grandi qualità. Va trovata una soluzione”.
Sui pochi italiani. “Non ci sono mai stati così pochi italiani che giocano, è il momento più basso per questo tipo di situazione. Dobbiamo cercarli, trovarli… per questo abbiamo chiamato anche gente giovane, che non conosciamo, per capire un po’ meglio cosa possano darci in futuro. Tra under 19-20-21 ce ne sono di bravi, per noi è importante che giochino. In queste prime tre partite non ce ne sono stati molti”.
Sulle prime tre partite. “Si era conclusa meglio la stagione, perché tutti quanti giocavano. Ora qualcuno ha avuto poco minutaggio”.
Sulla fine degli esperimenti. “Dobbiamo trovare giocatori, intanto, la maggior parte sono con noi da giugno. Abbiamo aggiunto qualche giovane, inizia la Nations League, è una competizione importante, sicuramente meglio delle amichevoli. Vogliamo giocarlo bene e cercare di vincere il gruppo”.
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