L’Inter riparte da Napoli. I nerazzurri saranno di scena al San Paolo, stadio in cui sono stati eliminati dalla Coppa Italia un mese fa. Una trasferta piena di insidie, come ribadito da Roberto Mancini nel consueto incontro della vigilia con la stampa ad Appiano Gentile: “E’ una partita difficile, il Napoli sta bene, è una grande gruppo e sarebbe molto importante battere una squadra che sta sopra di noi. Noi siamo stati sempre propositivi, tranne nella gara contro l’Empoli. Con la Fiorentina, se avesse segnato Icardi poi avremmo potuto anche vincere; ma dobbiamo accettare la sconfitta. Ero triste perché pensavo ai miei giocatori, però stiamo diventando una squadra, in futuro avremo continuità di vittorie. Salah? Era possibile che venisse all’Inter, ma per fare le cose velocemente siamo andati su altri giocatori”.
Si parla già del suo futuro, ma Mancini ha la testa soltanto al presente: “Leggo un sacco di cose, il nostro futuro dipende dal presente e dal lavoro che facciamo ora, come squadra e come società. Non sarà sicuramente lavoro buttato, la squadra è migliorata tanto, il prossimo anno lotteremo per lo scudetto. Stiamo facendo un lavoro importante, nel calcio non si sa mai. Magari l’Inter a giugno non sarà contenta, ma per quanto mi riguarda, il lavoro deve portare i suoi frutti a maggio. Inter terza con Mazzarri? Difficile dire come sarebbe andata a finire”.
Capitolo formazione: “Potrebbe giocare Hernanes. Icardi sta bene, ci sarà. Certo, se c’è il minimo rischio non farà tutta la gara ma dall’inzio dovrebbe esserci. Ci sono quattro giorni, i giocatori recupereranno, potrei cambiare uno o due giocatori, il resto sarà lo stesso. Podolski lo abbiamo preso perché voleva giocare, può dare ancora tanto. Guarin? Era bravo anche prima di incontrare me, doveva trovare tranquilità. I giovani hanno bisogno di adattarsi, Kovacic deve stare tranquillo, ha qualità straordinarie”, ha concluso l’allenatore.
Fonte: GianlucaDiMarzio.com
