In un gruppo come questo, ci può stare che già alla 3ª giornata diventa obbligatorio vincere. Lo sa bene Roberto Mancini. Il suo Manchester City ospita questa sera il Villarreal di Pepito Rossi e non sono permessi passi falsi. Già, perché il City, alla prima esperienza in Champions, è già a tre punti dal Napoli e a ben cinque dal Bayern. E, delle ultime tre gare, due sono in trasferta contro il Villarreal, che, in caso di pareggio, se la gioca ancora e contro il Napoli che ha creato mille problemi sul campo all’andata – e solo una, forse la più difficile, in casa ( contro il Bayern). L’ex interista è privo di ben tre attaccanti: Balotelli squalificato, Tevez fuori rosa ed Aguero acciaccato ( sarà comunque in panchina). Per fortuna che, grazie ai milioni dello Sceicco Mansour, l’attacco è comunque di tutto rispetto: Silva- Dzeko-Nasri. Non a caso gli ultimi due sono rimasti a riposo in campionato contro l’Aston Villa sabato, mentro lo spagnolo ha fatto solo una sgambata nella ripresa.
C’E’ DE JONG – Rispetto alle ultime uscite di Champions, è nuovamente disponibile De Jong: un recupero importantissimo, l’olandese è una diga indispensabile, sicuramente più adatto al ruolo rispetto al macchinoso Barry o a Yaya Toure. In difesa, una pedina in più, Kolo Toure, scontata la squalifica, è rientrato in campionato ed è un’alternativa importante. Mancini gongola per il primato in campionato, conquistato sabato, sapendo bene che, tra oggi e il derby di domenica all’Old Trafford contro il Manchester United, preceduto di due lunghezze in classifica, il City si gioca davvero tanto. Eppure il progetto sta funzionando, le critiche di iper-difensivismo dello scorso anno non si sentono più anche perché la squadra di Mancini segna tanto e diverte tanto. E la stampa inglese, spesso iper-moralista, ha apprezzato non poco la linea dura del Mancio nei confronti di Tevez, dopo il gran rifiuto di Monaco di Baviera, quando l’argentino non accettò l’invito ad entrare in campo, anche se l’ « Apache » sostiene che si è trattato di un semplice malinteso.
PROLUNGAMENTO – C’è anche chi parla di un contratto nuovo per Mancini. L’accordo attuale scade nel 2013. «A me piacerebbe restare ancora per tanti anni, ma, francamente, in questo momento ho cose più importanti da fare che non pensare al mio contratto –risponde il manager dei Citizens –Ne parleremo al momento opportuno. So com’è fatto il calcio. In questo momento sto bene e va tutto bene. Mi piacerebbe restare, però, le cose possono cambiare in fretta, basta perdere due o tre gare».
E proprio contro il Villarreal stasera e contro i cugini dello United domenica Mancini e il City si sottoporranno al loro «esame di maturità.
« In caso di promozione, allora forse si potrà parlare di contratto nuovo».
Con ritocco, ovviamente.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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