L’attaccante del Manchester City compare a sorpresa all’aeroporto di Baires: “Voglio riposare un po’”. Ma al club inglese non ne sapevano nulla e oggi lo attendevano per l’allenamento. Possibile nuova multa e a gennaio partirà
Carlos Tevez è atterrato a Buenos Aires alle 9.40 di martedì mattina e ai cronisti che se le sono trovati davanti all’improvviso (in realtà erano lì in attesa di Messi) ha detto di essere tornato a casa “per riposare un pochino”. Peccato però che il Manchester City non ne sapesse nulla del suo viaggetto e, al contrario, lo aspettava questa mattina al centro sportivo di Carrington per l’allenamento con i compagni che in questo ultimo periodo hanno giocato meno, come Owen Hargreaves. Quasi impossibile che l’attaccante riesca a tornare per tempo (vorrebbe dire trattenersi a Buenos Aires giusto qualche ora) e se risulterà effettivamente “awol” (ovvero, assente non giustificato) come urla a tutta pagina il “Sun”, potrebbe essere multato con altre due settimane di paga: tradotto in soldoni, altre 400mila sterline, che andrebbero così ad aggiungersi alla precedente sanzione di pari importo (dimezzata per ordine della PFA dalle 800mila sterline iniziali) per il gran rifiuto nella notte dell’Allianz Arena. Un’accusa che, a sorpresa, Tevez avrebbe deciso di non contestare davanti alla Premier League (come invece sembrava all’inizio) non di certo per fare un favore al City quanto, piuttosto, a se stesso: a dar retta al “Daily Star”, infatti, il giocatore avrebbe ricevuto garanzie dai dirigenti del club che se ne andrà a gennaio. Ma sarà difficile venderlo a 40 milioni di sterline, più probabile una cifra attorno alla metà).
NUOVA MULTA? – Da qui la decisione di sorvolare sulla faccenda della multa, anche se dopo l’ultimo sgarbo potrebbe arrivarne una seconda, anch’essa incontestabile sottolinea il “Daily Mail”, visto che a più riprese nello scorso fine settimana i dirigenti del City avevano risposto picche alla richiesta di Tevez e del suo entourage di concedergli una settimana di riposo in Argentina. “Dopo che Carlos è tornato dal suo ultimo viaggio in Argentina (lo scorso ottobre, ndr), non era in condizione – ha detto un portavoce del City – e così i tecnici gli hanno messo a punto un piano di lavoro per recuperare la piena forma. Piano che però Carlos ha seguito parzialmente e perciò, dopo il giorno di riposo concesso alla squadra, deve tornare ad allenarsi mercoledì”. Sembra infatti che nelle ultime settimane Tevez non si sia allenato come previsto a causa di non meglio precisati problemi di carattere fisico, in un paio di occasioni pare nemmeno legati al calcio. “Carlos è andato in Argentina a vedere la famiglia – ha detto il suo portavoce Paul McCarthy a Sky Sports News – e non posso dire molto di più fintanto che non tornerà indietro, ma di certo lui è consapevole che deve riprendere la condizione”.
ULTIMO SGARBO – E’ opinione diffusa che il viaggio non autorizzato in patria potrebbe significare il definitivo addio alle speranze di Tevez di essere reintegrato in prima squadra, come aveva lasciato intendere la scorsa settimana Roberto Mancini, quando aveva detto che avrebbe perdonato l’attaccante e chiuso la questione se Tevez si fosse scusato con lui e con il resto della squadra. Invece le scuse non sono mai arrivate e al loro posto Tevez ha mandato una cartolina dall’Argentina. Non proprio la stessa cosa.
Fonte: Gazzetta.it
La Redazione
M.V.
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