«La frase di Schwazer («Sono altoatesino, mica napoletano», emersa dall’inchiesta della Procura di Bolzano, ndr) è un colpo al cuore non solo per i napoletani ma per tutte le persone di buon senso»: così il presidente del Coni, Giovanni Malagò a margine della cerimonia dell’alzabandiera ai Giochi del Mediterraneo di Mersin, in Turchia, commenta il caso Schwazer. «Magari qualche volta quando si parla al telefono capita di dire cose che nemmeno si pensano. Voglio pensare questo – ha aggiunto il n.1 del Coni – altrimenti sarebbe una cosa di una tristezza infinita».
Per quanto riguarda l’inchiesta della procura di Bolzano, da parte del Coni, Malagò ha ribadito che «c’è la massima collaborazione e disponibilità. Stiamo aspettando di sapere qualcosa di più al di là degli atti ufficiali. Da parte del Coni c’è la massima attenzione e sensibilità. Essere i primi della classe nella lotta al doping deve essere la nostra mission assoluta. Si deve fare con impegno e con i mezzi che stiamo trovando ma c’è anche il grido di allarme della Wada che dice che si può fare tutto ma senza le risorse necessarie è difficile fare bene questo mestiere. Noi saremo sempre in primissima fila, e faremo bella figura, al di là dell’evoluzione o dell’involuzione di questi signori che ogni tanto, quando leggi quelle trascrizioni e quei verbali pensi che siano molto evoluti e raffinati». «Il pensiero che ci fosse dell’altro dopo le ammissioni di Schwazer c’è sempre stato – ha concluso Malagò – non dico che me l’aspettavo ma ci ho pensato».
Le frasi di Schwazer hanno suscitato subito una vasta eco, visto che sentire i napoletani insultati da uno che pur di vincere ha scelto di doparsi pesantemente è sembrato a molti inaccettabile. A partire dai campioni dello sport di origine partenopea. Tanto che lo stesso ex marciatore ha provato da subito, mercoledì, a spegnere le polemiche precisando che non ce l’aveva con i napoletani. «Lo invito a venire a Napoli e resterà sorpreso». Così il sindaco di Napoli Luigi De Magistris in relazione alle parole del marciatore Alex Schwazer. «Noi – ha detto il sindaco – siamo paradiso e inferno, ma le emozioni che siamo in grado di regalare valgono molto di più di una statistica fondata sul Pil». Tra le repliche, due giorni fa, c’era stata quella di Patrizio Oliva, l’ex olimpionico della boxe aveva attaccato il maratoneta altoatesino: «Lui è uno scorretto e anche un razzista».
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