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Malagò: “Il Napoli deve avere un suo stadio”

«Lei è come papa Francesco, alimenta la nostra speranza di veder finalmente concretizzato il progetto di una cittadella dello sport. Vediamo se con il vostro aiuto riusciamo a dare ai ragazzi di questo quartiere la possibilità di fare sport e tenersi alla larga dalla malavita» , così Giovanni Maddaloni, papà di Pino, olimpionico a Sidney, ha accolto ieri mattina il neo presidente del Coni, Giovanni Malagò, in visita nella sua palestra di Scampia, quartiere a nord di Napoli, noto per le sue problematiche sociali.  Il presidente del Coni ha ascoltato con attenzione le istanze avanzate da Maddaloni: «Qui vengono a fare attività famiglie intere ed anche disabili – ha aggiunto Maddaloni – e di sera si allenano gli atleti» .  Malagò si è spostato nel vicino circolo didattico «Montale» dove ha incrociato il ministro dell’Istruzione, Profumo, giunto per firmare una carta d’intenti sul progetto «Più scuola, più sport = vita» . Il Ministro ha sottolineato: «Aggiungerei una terza S a questo motto: Scampia. Conosco Napoli e so quanti problemi restano da risolvere. La scuola e lo sport possono aiutare il nostro Paese a risorgere» Dopo l’intervento del Ministro, il presidente del Coni ha parlato del calcio nazionale, smorzando i toni della polemica con il presidente della federcalcio Abete. «C’è bisogno di cambiamento ed anche con urgenza. Conta la cultura del calcio, non il risultato dei club in ambito internazionale, vanno rivisto tante cose. Dovremmo fare come si sono regolati in Germania, partire con un progetto di cinque anni e poi raccogliere i frutti» . Ha condiviso l’esigenza di De Laurentiis di dotarsi di un nuovo stadio: «Il Napoli ha bisogno di una propria casa e noi dobbiamo dargli una mano per realizzare questo progetto. Tra l’altro la Champions non è una conquista occasionale, mi sembra che il Napoli voglia starci a lungo per cui uno stadio accogliente diventa una necessità» . Infine, una battuta sul «no» alla concessione dello stadio all’addio al calcio di Fabio Cannavaro: «Si sapeva da tempo che c’erano dei lavori da fare con urgenza al San Paolo, si poteva scegliere un’altra data» . Ed infine, la polemica. A scatenarla, l’assessore allo sport Pina Tomasielli, presente a Scampia: «Siamo stanchi di passerelle, Napoli ha bisogno di gesti concreti. E’ da tempo che cerco di parlare con il presidente del Coni sugli impianti cittadini e neanche stavolta ci sono riuscita» 

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

 

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