A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto l’avvocato Angelo Maietta, membro della I Sezione del Collegio di Garanzia del Coni:
“Il collegio di Garanzia dello Sport è l’ultimo grado di giudizio ed è organismo omologo alla Corte di Cassazione ma in ambito sportivo; è un organo di legittimità, che esamina eventuali censure alle sentenze di secondo grado o per violazione di leggi sportive o per omessa, insufficiente contraddittoria motivazione su un punto decisivo della controversia. Il merito non viene riesaminato dal Collegio di Garanzia: questo è il perimetro. Il Napoli dovrà fare un ricorso che andrà a censurare alcuni punti specifici. Se la sentenza presenterà punti di vulnerabilità nel descritto perimetro e ci saranno delle censure precise, allora il Collegio interverrà anche in sede nomofilattica, ovvero la corretta interpretazione delle norme del diritto sportivo. Se la Corte d’Appello, in secondo grado, ha omesso una valutazione su una prova portata e definita decisiva, allora questo può esser un motivo di opposizione. Il Collegio non esprimerà un giudizio sulla prova ma solo sulla eventuale non corretta procedura di ammissione o meno di essa ed eventualmente rimetterà gli atti al altra sezione della Corte di Appello Federale al fine di valutare quella prova. Ci può essere inamissibilità del ricorso. Laddove invece il ricorso sia ammissibile, il ricorso può essere respinto, oppure il Collegio rinvierà alla Corte d’Appello specificando che si dovrà deliberare in altra composizione oppure, potrà accogliere il ricorso ed annullare totalmente o parzialmente la sentenza. Non c’è automatismo tra 3-0 a tavolino e punto di penalizzazione: se si ritiene che venga violata una norma dell’ordinamento sportivo, ma ci sono circostanze attenuanti potrebbero ammorbidire la sentenza poiché gli organi di giustizia sportiva hanno possibilità di graduare le sanzioni all’interno di uno spazio di minore o maggiore afflittività. L’ordinamento sportivo è autonomo dall’ordinamento statale: lì dove vi siano casi di rilevanza per l’ordinamento giuridico della Repubblica di situazione giuridica soggettiva connessa con l’ordinamento sportivo allora l’ordinamento della Repubblica può intervenire. Infatti si può ricorrere poi al Tar del Lazio avverso la decisione del Collegio di Garanzia dello Sport . Ma, andare al Tar del Lazio ha un recinto di ammissibilità ancora più ristretto: ovvero bisogna dimostrare che il Collegio ha violato casi di rilevanza per l’ordinamento giuridico della Repubblica di situazione giuridica soggettiva connessa con l’ordinamento sportivo. Se il Tar dovesse intervenire, può annullare la sentenza a cascata e può far rigiocare la partita e cancellare il punto di penalizzazione. La natura risarcitoria è a parte. Tar e Consiglio di Stato possono incidere sulla sentenza sportiva. Anche quest’estate abbiamo deciso i ricorsi del Trapani: due sentenze di agosto, una di queste è stata portata al Tar del Lazio che l’ha rigettata, altrimenti il Trapani sarebbe stato riammesso al campionato nella categoria rivendicata. Tutti possono andare ad un Tribunale per lesione della reputazione: nulla vieta, Napoli compreso per la sentenza emessa ieri dalla Corte Federale Figc, di chiedere il danno se ritiene di aver subito un discredito. Ma, deve provare qual è il danno. Inoltre, si azzererebbe il danno se ci fosse una sentenza che cancelli le sentenze precedenti. Il Collegio di Garanzia ha 30 giorni di tempo per il deposito delle motivazioni della sentenza ma gli effetti della decisione sono vincolanti già col dispositivo di essa che viene emesso entro 5 giorni dalla celebrazione della udienza innanzi a se. Laddove il Collegio di Garanzia si riunisse entro due settimane, credo che per il periodo natalizio si deciderà tutto. Per definizione i tempi della giustizia sportiva sono rapidissimi, perché debbono garantire il risp etto dello svolgimento dei campionati”.
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