Tra i pali di una porta di calcio non bisogna necessariamente essere dei giganti. Negli anni ‘40 da Lucidio “Cochi” Sentimenti, il portiere della Nazionale e della Juve che sfiorava il metro e 70 e di recente dal più alto Angelo Peruzzi, appena 1 metro e 80 centimetri, anche lui con i bianconeri e gli azzurri. Il nuovo portiere saracinesca in Campania si chiama Luigi Maiellaro, è napoletano di Fuorigrotta, ha 18 anni, è alto solo 177 centimetri e difende con successo da ben 622’ la porta del Gladiator, la squadra di Santa Maria Capua a Vetere, seconda a 4 punti dall’Ischia nel girone H della serie D. Di domenica in domenica, da Pomigliano d’Arco a Battipaglia e da Brindisi a Matera, salta come un canguro da un palo all’altro della porta e toglie la gioia del gol agli attaccanti avversari. «La statura? Non è il mio cruccio anche se non mi ha certo aiutato per il ruolo che svolgo. Certo se fossi un esterno non avrei avuto problemi d’immagine – osserva ironicamente il portiere sammaritano – . Quando giocavo nei Giovanissimi del Napoli non trovavo spazio perché l’allenatore preferiva il “lungo” Antonio Moggio, oggi all’Arzanese, che è intorno al metro e 90. Ho capito subito che non c’era posto e sono andato via».
Maiellaro vive alla Loggetta, dove sono cresciuti i fratelli Cannavaro e Pasquale Foggia: «Paolo e Fabio li incrocio dal barbiere – aggiunge – e poi io ho iniziato a dare i primi calci al pallone proprio nella loro scuola calcio. Da lì sono passato al Napoli e poi ho cambiato di nuovo: prima con il Pigna al campo degli Astroni e poi con la scuola di Pasquale Foggia dove due anni fa sono stato il portiere meno battuto della Campania nel campionato Allievi regionali con due gol subiti in 34 partite». L’anno scorso Maiellaro era a Bacoli con la Sibilla in D dove ha collezionato 10 presenze prima di passare al Gladiator: «Mi trovo benissimo qui a Santa Maria Capua a Vetere – racconta -. Dobbiamo però essere bravi a vincere e non solo a prendere gol. Domani contro il Trani è una buona occasione per farlo». Il suo idolo è Gianluigi Buffon, lo stesso di tanti giovani portieri e non proprio un brevilineo; mentre il sogno è quello di tornare a vestire la maglia del Napoli, quella della prima squadra naturalmente. Con un solo auspicio: «Se dovesse succedere speriamo che stavolta non tengano conto della statura altrimenti, è il caso proprio di dire, resto al palo di nuovo».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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