Quando segna Goran, il Napoli vince sempre. È una garanzia quest’anno, una sorta di marchio per Goran il mago. Nella notte in cui Edinson Cavani si scopre normale, dal cilindro di Mazzarri spuntano ancora una volta il coniglio meno atteso e il leone indomito: il primo è Dzemaili, l’altro è per l’appunto Pandev.
Goran è alla sua quarta rete stagionale: lui fa gol soltanto al San Paolo, sarà un suo vizio particolare. Contro il Parma e la Fiorentina e poi nell’ultima apparizione interna, contro l’Atalanta, ieri corsara sul campo dell’Inter, la sua ex squadra. «Champions League e secondo posto alla portata? Questa sera era importante vincere, siamo felici ma fino al termine della stagione dovremo lottare ancora molto perché non abbiamo ancora conquistato nulla». Pandev a furia di fare l’operaio specializzato, aveva parecchio perso il feeling con la porta. Il tuttofare Goran, ora è felice. Al Genoa segna spesso e volentieri (anche nel 6-1 dello scorso anno e in precedenza con Lazio e Inter).
E adesso guarda alla sfida del San Siro contro il Milan che per lui ha il sapore del derby visti gli anni passati con la casacca nerazzura: «A Milano sarà una gara fondamentale – continua – i rossoneri sono molto forti. Ma non credo che sarà decisiva per la Champions perché poi dopo San Siro ci aspettano altre sei finali che non dovremo fallire». Si ferma per un attimo e sospira: «Il mio gol e la condizione ritrovata? Ho superato il momento difficile, abbiamo cambiato un po’ il modo di giocare. Sto bene, per me le reti non sono mai state importanti: viene prima la squadra, speriamo di restare secondi fino alla fine».
Ovvio che sul suo ritrovato rendimento influiscano e non poco anche le condizioni meteo: sarà un caso, ma Pandev fa gol solo quando non piove e non fa freddo. L’ultimo, prima del lungo digiuno, l’ha realizzato il 4 ottobre. Dopo che in estate aveva illuso sulle sue improvvise doti realizzative. I rigori, però, non li batte. E sbagliare, per il macedone, non è certo un dramma: «Sono una lotteria, e Cavani è un grande campione: sbagliare i rigori può capitare a chiunque». Per il bomber ritrovato un gol non uguale agli altri. Con una dedica speciale proprio a Ballardini, il suo ex allenatore ai tempi della Lazio e del contenzioso con Lotito. E ci pensa Carlo Pallavicini, il suo agente, con un tweet a riaprire quello scontro: «Ha segnato a Ballardini, colui che al processo fu capace di testimoniare che il fuorirosa di Goran era per scelta tecnica».
Serata speciale anche per Dzemaili, che torna a segnare al San Paolo dopo la rete siglata nel match contro la Fiorentina il 2 settembre scorso. Dopo la magica notte di Torino, un’altra rete, il quinto sigillo della sua stagione: «Noi non abbiamo mai pensato alla corsa con il Milan, ma solo a vincere più partite possibili. Contro il Genoa siamo stati davvero molto bravi a non distrarci mai». Protagonista del match anche l’altro svizzero, Behrami. Quando è uscito dal campo, il pubblico del San Paolo gli ha tributato una emozionante standing ovation: «È stato davvero un momento speciale, molto commovente: mi sono sentito amato dai miei tifosi ed è una cosa meravigliosa. Ora andremo a Milano con l’intenzione di dare il cento per cento e per regalare una gioia a un pubblico strepitoso».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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