Una partita vera:
«Noi in Procura giochiamo in attacco e stiamo vincendo». Prima di entrare in campo il pm Catello Maresca, attorniato dai suoi compagni di squadra, racconta del suo impegno nel gioco come nella vita. Sono stati loro, ieri mattina, i protagonisti sul terreno dell’Arci Scampia, a disputare, con gli avversari, il quadrangolare «Diamo un calcio alla criminalità». Magistrati, tra cui il procuratore della Dda di Napoli Federico Cafiero de Raho, ed il capo dei gip Bruno D’urso, giornalisti, gli alunni dell’Itis Galileo Ferraris, il presidente Angelo Pisani e i consiglieri Acciavatti, Sepe, Mabylle, Di Giacomo, De Stasio dell’ottava municipalità in formazione con Gianni Maddaloni, papà del campione olimpico di judo Pino, e i poliziotti del locale commissariato, il sovrintendente Antonio Iorio e l’assistente Paolo Maisto, in un match amichevole (terminato in parità) per dar luce alle realtà positive del quartiere della periferia nord. «È la seconda volta che vengo a Scampia e qui vivono molte persone perbene – ha detto Cafiero De Raho -. Nello sport come nel quotidiano deve affermarsi la regola, condivisa e uguale per tutti. La partita contro la camorra si gioca tutti i giorni, ma in questo sforzo i cittadini non vanno lasciati soli». Questo il messaggio di chi, ieri, ha preso parte all’iniziativa promossa dalla circoscrizione. «Le istituzioni – ha ribadito Pisani – unite contro il malaffare diano l’esempio soprattutto ai giovani». Negli insoliti panni di commissario tecnico il primo dirigente del commissariato di viale della Resistenza, Michele Spina.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
A.S.
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