Se tutto andrà bene (come ci auguriamo tutti quanti), Christian Maggio finirà la stagione agonistica il 1° luglio, il giorno della finale dell’Europeo a Kiev. Poi avrà il mese (o forse qualche giorno di meno) di vacanza e tornerà ad allenarsi all’inizio di agosto, a una settimana o poco più dalla Supercoppa Italiana che si giocherà l’11 agosto a Pechino. Per questo, quando due giorni fa ha saputo la data della gara con la Juve non era molto contento.
« Secondo me è troppo presto, avrei preferito giocarla più avanti, così potevamo prepararla meglio. Speriamo però di portare anche quella coppa a Napoli».
L’11 agosto mancherà probabilmente anche Edinson Cavani, impegnato con l’Uruguay alle Olimpiadi di Londra, torneo che si concluderà proprio il giorno della Supercoppa.
FERNANDEZ – A Pechino dovrebbe esserci Fernandez, fuori dalla lista olimpica. Sul difensore albiceleste è aperto un dibattito: nel Napoli ha giocato pochissimo, nella Seleccion è titolare e ha segnato pure uno dei quattro gol contro il Brasile. «Una spiegazione c’è – dice Maggio – All’inizio della stagione Mazzarri parte con la formazione tipo e cerca di portarla avanti fino alla fine. Ha una sua idea, una sua mentalità, ma quelle pochissime volte che Fernandez ha giocato il suo rendimento è stato sempre eccellente, ha dato un bel contributo. Ce lo teniamo stretto, sperando che non vada via e magari nella prossima stagione avrà più spazio».
JOVETIC E INSIGNE – Lavezzi se n’è andato, ma il Napoli sta cercando di non abbassare il livello tecnico della squadra. Dopo la conferma di Pandev, è aperto il canale che porta a Jovetic, il primo giocatore chiesto da Mazzarri a De Laurentiis. «Ma di questo non voglio parlare, se ne occupa la società». Parla, invece, del giovane Insigne che, insieme a Vargas, andrà in ritiro col Napoli, giocherà le amichevoli e poi Mazzarri deciderà se trattenerli tutt’e due o se invece sceglierne uno solo. L’accordo fra il tecnico e De Laurentiis è che avranno una chance vera. «Nel Pescara ha fatto un campionato stupendo, è un giocatore molto giovane, con tanti margini di miglioramento, va visto nella prossima stagione, indipendentemente da dove giocherà. Per ora se lo tiene stretto, anche perché Insigne ha un buon futuro».
PRANDELLI E MAZZARRI – Differenze poche, punti di contatto tanti. Maggio è rinfrancato dalla scelta del ct di passare alla difesa a 3, il sistema di gioco che conosce meglio perché è quello che Mazzarri adotta da 13 anni e 4 stagioni le hanno trascorse insieme, prima alla Samp e poi al Napoli. «Come allenatori sono molto simili, preparano benissimo le partite e non lasciano mai niente al caso; ti stimolano anche con battutine positive ed è la cosa più importante per un giocatore». E’ per questa ragione che l’esterno napoletano si augura (anzi, lo pensa proprio) che si vada verso la conferma del 3-5-2 anche contro la Croazia. «Sì, può anche essere. Con questo modulo abbiamo fatto molto bene e lo abbiamo capito anche rivedendo le immagini: abbiamo creato molto e la squadra si muoveva come voleva Prandelli. Speriamo di continuare su questa strada».
IL MIO EUROPEO – Per Maggio questo Europeo è anche una rivincita personale. «Ho sempre lavorato al massimo per raggiungere questi obiettivi e tutto quello che ho avuto l’ho meritato sul campo, lavorando sodo. Un giudizio alla mia partita con la Spagna? Positiva. Di questo Europeo ho visto qualche partita, c’è una qualità impressionante, con nazionali impostate come squadre di club, in grado di proporre un bel calcio. L’Italia può fare bene: se con la Spagna abbiamo fatto una grandissima partita è segno che ce la possiamo giocare con tutte».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.