Il secondo gol consecutivo chiude una parentesi buia. La peggiore, dopo il triste ricordo dell’infortunio subito due anni fa. Ecco spiegata l’esultanza di Maggio, forse eccessiva considerando che il suo sinistro è coinciso con il quarto pallone finito nella rete giallorosa, giusto per arrotondare un risultato già netto. Maggio invece s’è tolto la maglia, beccandosi l’ammonizione a tempo quasi scaduto, un gesto per scaricare la tensione messa insieme negli ultimi mesi.
«Grande partita, grande gol, grande vittoria» le frasi sussurrate dall’esterno vicentino all’uscita dello spogliatoio. A Siena, prima della sosta natalizia, aveva sbloccato un match che sembrava destinato al nulla e che rischiava di prolungare lo stato di crisi della squadra.
Ieri sera invece ha fatto gol alla sua maniera. Lunga cavalcata, portiere dribblato in uscita e poi la cosa più bella: tiro incrociato di sinistro sul secondo palo perché sul primo s’era già portato disperatamente Balzaretti. «Guardiamo avanti, sono felice ma siamo appena a metà campionato»: Christian non si esalta, non si sbilancia, per ora si gode la rivincita. Tutta sua, tutta personale. «Si è chiuso per me un anno fantastico, spero di fare il bis in questa stagione». Gli è nato un figlio e un altro è in arrivo.
S’è beccato le critiche in silenzio. Per tre mesi Maggio è stato l’ombra del giocatore ammirato fino alla passata stagione. Senza sprint, lui che fa della velocità l’arma preferita, quasi compassato. Contestato dai tifosi per strada, al punto che Mazzarri due giorni fa lo ha difeso in conferenza stampa. Christian ora è tornato, delle critiche non parla, una scrollata di spalle e via, quello che inseguiva se l’è preso nelle ultime due partite.
E poi c’è il volto felice degli svizzeri. «Non ci sentiamo inferiori alla Juve – è il proclama di Behrami – abbiamo dimostrato ancora una volta che quando siamo in palla, siamo alla pari di tutte le altre big».
Inler sintetizza così la vittoria: «Abbiamo interpretato la gara come ci aveva chiesto Mazzarri per tutta la settimana. Come al solito, lui ha previsto ogni cosa e noi abbiamo eseguito. La partenza è stata eccezionale, loro volevano cominciare forte, invece siamo stati noi a sorprenderli. Dopo siamo andati in difficoltà? Non direi proprio, al massimo possiamo aver commesso qualche leggerezza che ha favorito le ripartenze della Roma. Questo non doveva accadere perché eravamo noi la squadra in vantaggio».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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