E ora, con la testa che è un groviglio di cattivi pensieri, con le idee annebbiate, con l’amarezza che travolge, quel che resta del Napoli è la rabbia che emerge e la Sampdoria che si presenta fiera del suo 3-1 alla Roma. «Ora dobbiamo riscattarci immediatamente». E adesso, bisognerà lasciare scivolare via queste quarantotto ore che conducono al campionato, e tenersi dentro quella delusione devastante che può produrre uno 0.3 interno: la notte è fatta per ritrovarsi, per riprendere dall’Olimpico o – meglio ancora – dal Catania, per rivedere Maggio, quello vero, che mentre intorno c’è il silenzio, prova orgogliosamente a cercare un motivo per ribellarsi al destino e a quell’ora e mezza da incubo autentico, un ciclone che s’abbatte e demolisce l’umore. «Abbiamo sbagliato l’approccio, ma abbiamo le energie e il carattere per rialzarci subito».
LO CHOC – Poi un giorno pure questa andrà raccontato e magari sorridendoci su: ricordi quella sera, contro il Viktoria Plzen? I segni restano, sulla pelle e nella psicologia complessa d’una squadra, ma mica si può restare a scacciar via la malinconia! E’ fatta, eh sì, perché stavolta servirebbero non uno, non due ma (almeno) tre miracoli, rappresentati da altrettante prodezze offensive: e allora, meglio concedersi e concentrarsi sul campionato, che arriva subito, e per fortuna, e che consente a Maggio di recuperar se stesso, di sciogliersi, di riprendere il cammino con il “suo” Napoli, rimasto a lungo nello spogliatoio. «Però loro hanno fatto tre tiri ed hanno trovato tre gol. Ma non vogliamo cercare alibi: è stata una giornata negativa, abbiamo sciupato una occasione e dispiace tanto, perché a questo punto la sfida di ritorno è assai complicata. Per qualificarci serve un’impresa. Ma c’è la Samp».
LA MAZZATA – Napoli 0, Viktoria Plzen 3: la storia è riscritta, pure in negativo, e quegli “schiaffoni” rimediati in serie che rappresentano il primato negativo dell’epoca Mazzarri, richiedono energia fresca per riconquistare autostima, per starsene nella scia della Juventus, per continuare a regalarsi un sogno, che sia uno, magari tricolore o d’una Champions che lusinga. Mica facile, però, fingere che in fin dei conti sia stato un incidente di percorso! Ma il calcio va di fretta e, palla al centro, si rigioca dopodomani, è Napoli-Sampdoria, è un esame di riparazione delle ferite che Maggio sutura con (apparente) ottimismo: «Penseremo alla gara con il Viktoria Plzen tra sette giorni, adesso non vediamo l’ora che sia domenica pomeriggio: non sarà semplice, lo sappiamo, ma immaginate un po’ cosa avvertiamo. Una sconfitta fa male ma questa è ancora più difficile da accettare, perché il punteggio è severo. Vero che abbiamo avuto opportunità ma quello che resta impresso è il risultato. E’ andata così, abbiamo sbagliato tutti: Cavani? Ma ci sta che persino un calciatore come lui reti all’asciutto».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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