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Maggio: “Il Napoli vale la Juventus”

L'esterno destro azzurro: "Dell'Armenia so solo che corrono molto"

La finale di Coppa Italia (unica sconfitta della Juve nelle ultime due stagioni), le polemiche furibonde di Pechino, i malumori sparsi (da Napoli) per la telefonata fra Conte e Prandelli. Arriviamo a Juve-Napoli attraversando il lungo ritiro fiorentino-armeno-milanese della Nazionale, con due napoletani (Maggio e De Sanctis) e un gruppo assai più nutrito di juventini. Ieri due rappresentanti, Maggio e Chiellini, si sono sfidati (parolona, visto il tenore delle dichiarazioni) nelle sale di Coverciano. Più ampia quella riservata al bianconero perché la platea era più numerosa, ma ciò che Maggio doveva dire è stato detto anche in una sala un po’ più raccolta. Per esempio: che il Napoli è assai cresciuto rispetto alla stagione scorsa, che ha un Cavani che la Juve non ha, che se la Juve ha qualcosina in più sul piano tecnico, il Napoli ha lo stesso qualcosina in più sul piano tattico. «Qui in ritiro, fra noi e gli juventini non ci sono tensioni. Ogni tanto ci facciamo qualche battuta, ma non sugli arbitri e nemmeno su Pechino, è acqua passata» . Buffon ha detto: «La Juve è la più forte» , senza dimenticare però che il Napoli non gioca la Champions… «Noi facciamo l’Europa League dove Mazzarri schiera la “seconda squadra”, anche se qualcuno potrebbe stare benissimo nella formazione del campionato. Se gli altri dicono che sono più forti di noi, io dico che daremo il massimo a Torino. La Juve ha qualcosina in più, ma non molto di più, come qualità dei giocatori, noi però a livello tattico non abbiamo niente da invidiare, grazie a Mazzarri. Abbiamo una gran voglia di portare a casa la vittoria». 

LE DIFFERENZE – Se la Juve, rispetto all’anno scorso, è la stessa come forza, intensità di gioco e carattere, il Napoli è cambiato. Secondo Maggio «è cresciuto molto. Adesso ha giocatori di maggiore qualità e la rosa è più ampia. La differenza è che ora siamo più squadra e più compatti» . Ce n’è un’altra, di differenze, sempre a favore del Napoli: la concretezza. «E’ vero, un anno fa, non avremmo mai vinto una partita come quella contro la Samp. Adesso, anche non giocando benissimo facciamo risultato» . E’ l’aspetto che avvicina il Napoli alla Juve, con l’aggiunta di un miglioramento «avvenuto sia in fase difensiva che offensiva».

NON VALE LO SCUDETTO – Juve-Napoli non deciderà il campionato. «Mancano troppe gare alla fine». Però la sconfitta potrebbe incrinare un po’ di certezze, sia di qua che di là. E per non perdere, anzi, per vincere, Maggio punta su un giocatore che la Juve non ha: Edinson Cavani. « Sono contento che sia a Napoli. Ci resterà a lungo, ha voglia di vincere e con noi può riusirci perché ha tutti dalla sua parte». Alla Juve toglierebbe un compagno di Nazionale. «Quando è mancato Chiellini, come nella finale di Coppa Italia, sono andati in difficoltà». 

I NAZIONALI – Il girovagare dei nazionali intorno al pianeta non sarà un alibi, assicura Maggio. «Ne ho parlato con Giaccherini: loro hanno 15 nazionali, noi 13, tutti in giro per il mondo. Il fatto di non poterli allenare fa un po’ arrabbiare Mazzarri, ma alla fine non è un grosso problema e non sarà mai una scusa» . Conoscendo Prandelli smonta pure la storia dei favori che il ct e il suo staff farebbero agli juventini su richiesta di Conte. «Il preparatore atletico della Nazionale ci chiede sempre se abbiamo qualche esigenza. Qui sono sempre disponibili con tutti». Come lo è il gruppo azzurro nei confronti di Ranocchia, di nuovo in piena bagarre di calcioscommesse. «Sono storie brutte, ma Ranocchia è un bravissimo ragazzo e un ottimo professionista» . Potrebbe servire domani in Armenia. «Qualche giorno fa ho parlato con Hamsik che ha incontrato l’Armenia l’anno scorso, mi ha detto che corrono molto, anche se non hanno grandi individualità». Maggio giocherà sulla fascia e dovrà correre almeno quanto gli armeni.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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