Tu chiamale se vuoi sovrapposizioni. E quando arriva Maggio, al minuto ventisette del primo tempo, la freccia azzurra che squarcia in due il lato sinistro dell’Udinese è incontenibile: tacco di Cavani, ennesimo allungo dell’esterno, cross e rete di Hamsik. Napoli 1, Udinese 0: ma mica è finita lì, perché c’è da soffrire e da lottare, c’è da rimettere ordine nelle idee quando Pinzi risistema la vicenda in parità, c’è da buttare il cuore ben oltre quell’ostacolo che sembra “insormontabile” e che invece cede alla distanza e però solo alla novantaseiesimo effettivo di gara, «Lo sapevamo che sarebbe stata una gara difficilissima, che avremmo trovato un’avversaria preparata. Però siamo stati bravi prima e fortunati poi: volevano portare a casa questo risultato e ce l’abbiamo fatta, dimostrando di avere carattere».
PRONOSTICO – Tu chiamale se vuoi previsioni: e quando in sala stampa arriva Gianpaolo Pozzo, il patron di un’Udinese che esce dal san Paolo a testa alta e con le tasche però vuote, non è il momento dei rimpianti ma di un’analisi a tutto campo che poi approda sino allo Juventus Stadium, alla sfida di un 20 ottobre che ormai sembra sia dietro l’angolo e che comunque è nella testa di circa quarantacinquemila presenti o forse di una città intera. E allora, avendole incontrate entrambe ed avendo perso con le due capoliste, Pozzo sa cosa dire su una sfida che intriga: «E’ una partita incerta, difficile da anticipare. Ma con la Juventus perdemmo nettamente e per una serie di motivi, in un pomeriggio convulso, ma…»
TENERO CON I TENORI – Tu chiamale se vuoi sensazioni. E allora, cosa sarà tra due settimane? Chi parte in vantaggio in questo match che in qualche modo può indirizzare i destini del campionato o comunque offrire indicazioni più precise? Visti da vicino a da Giampaolo Pozzo, il patron di un club che ha incontrato entrambe le leader della stagione, ha già una sua lettura tattica di un match complesso da decodificare: «La Juventus è una grande squadra ed è anche superfluo che lo ripeta io, perché lo ha dimostrato nella passata stagione e lo sta confermando adesso. Ma anche il Napoli ha alle spalle un progetto sul quale sta lavorando e per il quale si può applaudire De Laurentiis e l’intero staff tecnico. E poi ha tre attaccanti di grandissimo livello che possono mettere in crisi qualsiasi retroguardia, così come hanno con noi».
UNO, ICS O DUE – Tu chiamale se vuoi raccomandazioni, perché quella sfida ch’è in calendario alla ripresa, alle sei di un pomeriggio in cui le stelle non possono stare a guardare, Giampolo Pozzo sa dove si gioca la partita e chi potrà fare la differenza e come intuire – più o meno – lo sviluppo d’un match d’altri tempi eppure così contemporaneo. «La Juventus mi sembra abbastanza solida in difesa e forse lievemente superiore a centrocampo. Ma le partite le decidono i bomber e devo dire che Hamsik, Pandev e Cavani, messi assieme, formano un trio di assoluto valore. Sono belli da vedere, sono amalgamati: posso fare solo i complimenti al Napoli per la bontà della intera squadra e per la capacità di assemblaggio in fase offensiva. L’Udinese è amareggiata per non aver conquistato punti, ma la differenza secondo me l’hanno fatta quei tre: ed anche a Torino la loro forza potrebbe spostare l’ago della bilancia». Chiamatela, se volete, il “nuovo” classico del calcio italiano.
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
P.S.