L’ultima palla gol è stata proprio la sua. Un colpo di testa che è finito fuori di un soffio. L’ultimo brivido targato Christian Maggio, all’ultimo secondo dei minuti di recupero. «In questo periodo ci va tutto storto. Un vero peccato, perdere partite cosi fa male. Abbiamo creato tante palle gol senza riuscire a segnare e sbagliando tante occcasioni clamorose sotto porta». Deluso il nazionale azzurro, questa sconfitta con l’Atalanta proprio non era stata messa in preventivo. «Certo sconfitte come queste fanno pensare ma guardiamo con fiducia al futuro».
Sconfitta pesante perchè arriva in contemporanea con le vittorie di Juve e Inter. Ora il Napoli è terzo, scavalcato dall’Inter, e la Juve è più avanti di sei punti rispetto agli azzurri. «Noi guardiamo soltanto al nostro campionato ed è ancora molto lungo di qui alla fine della stagione. Non pensiamo alla Juve e all’Inter e non pensiamo al loro scontro diretto di sabato. Contro l’Atalanta siamo arrivati sei-sette volte sotto la porta e non abbiamo segnato. Ripeto perdere partite così fa male. Il campionato è lungo e noi sicuramente non molliamo».
Pochi cross al centro, il Napoli ha provato a sfondare di più per vie centrali. E nella ripresa sono fioccate le palle gol. «In settimana abbiamo provato tante soluzioni alternative per arrivare in zona in gol, anche se non attraverso i cross. Ed infatti siamo arrivati sotto porta, lo abbiamo fatto con altri modi: peccato non è arrivato il gol. Anche il clima sicuramente non ci ha aiutato». L’assenza di Cavani si è fatta sentire. È vero che senza il Matador il Napoli in precedenza in campionato non aveva mai perso ma con l’uruguaiano in campo è un’altra cosa, la pericolosità offensiva è sicuramente diversa. «Edinson è un giocatore fondamentale. Lo sappiamo tutti e speriamo che torni domenica prossima al San Paolo contro il Torino. Ma abbiamo altri giocatori forti e bravi alla stessa maniera in attacco: bisogna cercare di sfruttare al meglio le qualità di tutti e andare avanti pensando a dare il massimo». L’Atalanta? «Si difendono bene, non lasciano spazi e ripartono in contropiede e sono molto aggressivi. Hanno fatto un tiro e mezzo in porta e hanno vinto: questo il nostro grande rammarico».
In campo tre giorni dopo il successo sul Chievo Verona al San Paolo, fisicamente a Bergamo non tutti gli azzurri hanno brillato. «Qualcuno non stava benissimo, questo è vero, si gioca ogni tre giorni e non è facile stare sempre al top. Bisogna cercare di allenarsi bene e trovare sempre gli stimoli giusti. Ci sta la giornata no di qualcuno rispetto a qualche altro». Lo scudetto? «Noi non ne abbiamo mai parlato, siamo sereni e cerchiamo sempre di portare a casa il massimo. Alla fine vedremo dove siamo arrivati, ci sono ancora tante partite. Dobbiamo continuare a guardare positivo, cercare i piccoli errori commessi e non ripeterli più». Gli errori di Bergamo: il gol preso al primo tiro in porta degli avversari e le tante occasioni sciupate. Questi i motivi della sconfitta in una serata da cancellare per la terza sconfitta consecutiva esterna tra campionato e Europa League. «Un periodo che gira male, contro l’Atalanta non meritavamo di perdere».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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