AAA offresi anti Juve prepotentemente: e in quell’orizzonte azzurro ch’è la Coverciano di Maggio e Insigne, l’eco della «rivolta» s’alza nitida. «Noi ci crediamo» . Si può fare ma chissà cosa accadrà in questo match a distanza tra una corazzata che domina da due anni e quella allegra «banda di scugnizzi» che s’è messa in testa l’idea meravigliosa di rimescolare le carte e ribaltare le gerarchie suggerite dal campo e sussurrate da un universo calcistico che concede ancora – e legittimamente – le proprie preferenze alla Vecchia Signora, solleticata da Insigne.
«Noi ce la giochiamo» . E’ Juventus-Napoli, per ora, con Roma, Fiorentina e Inter affiancate a quel tandem delle meraviglie capaci di calare un poker a testa e di arricchire questa partenza lanciata del proprio campionato con il ruolo di antagoniste annunciate. E’ Juventus-Napoli, per Maggio, che ne ha vissute già tante, troppe, e che vorrebbe ora togliersi di dosso l’etichetta di perdente, ancorché di successo: «Perché fino ad ora siamo stati la Juventus sulla carta ogni anno e però di concreto, poi, non è successo nulla. Bisogna lavorare e procedere, per provare a regalare ai nostri tifosi le soddisfazioni che meritano. Benitez si è già ambientato, la città gli piace e farà bene. E quanto a Cavani, ha lasciato un grandissimo ricordo, poi ha fatto una scelta di vita rispettabile. Ora penso alla Nazionale e alle prossime gare, poi verrà il campionato» . Poi verrà Juventus-Napoli: un anno e una sfida che avvince e incuriosisce e che prevede trentasei giornate in bianconeroazzurro (Roma, Inter, Fiorentina – e Milan – permettendo).
Fonte: Corriere dello Sport.
La Redazione.
D.G.
