Nelle carte dell’inchiesta su “Mafia capitale” spunta la società Boreale, la stessa del circolo dal quale partì l’attacco di Daniele De Santis al pullman dei tifosi del Napoli, finito nel ferimento mortale di Ciro Esposito. Della “Us Boreale srl” scrivono i carabinieri a proposito di Roberto Viglianti, titolare della società e “in diretto contatto con Riccardo Brugia e Massimo Carminati – annota il Ros – con i quali appare mediare la compravendita di immobili e attività commerciali su Roma”.
Viglianti, che non risulta indagato, con la Us Boreale è coinvolto “nella gestione dell’area del laghetto del Parco di Tor di Quintò, vicino a dove avvennero l’assalto e il ferimento di Esposito. Viglianti ha partecipato alla costruzione di un asilo e altre strutture nel Parco, nell’ambito dei progetti “Punti Verdi Qualità del Comune”, oggetto di altre indagini e secondo il Ros tra gli interessi del gruppo di Carminati.
Viglianti ha contattato più volte il dirigente della Roma ed ex giocatore dello stesso club Antonio Tempestilli, che chiama Toni. “Stefano (per il Ros l’architetto dei lavori nel parco) ha detto che sta andando bene – dice Viglianti a Tempestilli il 6 settembre 2012 – (…) serve un altro mese per tutta la documentazione (…) e poi probabilmente si parte”.
I due discutevano poi – annotano i carabinieri – delle suppellettili per l’asilo, del modo per estromettere l’Unione italiana sport per tutti (Uisp) e della controversia con un socio che aveva chiesto di riavere la quota. “Non è la stessa Boreale, è un’altra che ha i terreni a un chilometro da qui – fanno sapere gli occupanti della destra sociale del circolo dove viveva Daniele “Gastone” De Santis – Volevano coinvolgerci nei loro affari ma li abbiamo cacciati via”.
Fonte: Repubblica
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