Alla Philip II Arena di Skopje si affrontano Macedonia e Slovacchia, quest’ultima ormai impossibilitata a conquistare la qualificazione ale fasi finali del prossimo campionato europeo, che si disputerà in Polonia e Ucraina. Sala la “sfida in famiglia” tra gli azzurri Hamsik e Pandev, data l’indisponibilità del macedone, costretto ad abbandonare anzitempo il ritiro dei “Leoni Rossi” per infortunio. Le due compagini si affrontano a viso aperto, dando buona continuità alle azioni offensive e difettando esclusivamente nelle conclusioni a rete, limite dettato soprattuto dalla scara qualità degli interpreti; il capitano “Marekiaro” agisce da centrocampista difensivo e si concede alcune percussioni verticali, ignorate però dai suoi compagni di squadra e condite da diversi appoggi errati. Nella Macedonia si distingue Ivan Trickovski, ventiquattrenne ala dell’Apoel dotatao di buona tecnica e rapido nei movimenti. Gli uomini di Weiss trovano la rete del vantaggio al 54′ con Piroska, il quale approfitta di una clamorosa indecisione tra difensore e portiere macedone su lancio dai trenta metri e mette dentro di testa il pallone dell’1-0. Timida la reazione della cosiddetta “Legione di Alessandro”, gli attaccanti non vengono più supportati a dovere ed il centrocampo non riesce a limitare le folate degli slovacchi, che dall’altra parte mostrano freschezza atletica. A sorpresa arriva il pareggio all’80’: il capitano Noveski copisce di testa su calcio d’angolo sorprendendo la difesa ospite, mal posizonata nell’occazione, e fa 1-1. Il “tenore” partenopeo non forza particolarmente l’ugola nella ripresa, amministrando in maniera saggia le energie e preservandosi in vista dei prossimi probanti impegni in maglia azzurra.
A cura di Antonio Fusco
