ROMA, 30 marzo – La Lazio e il calcio sono in lutto per la morte di Roberto “Bob” Lovati, ex portiere biancoceleste negli anni ’50-’60. In carriera ha anche nel Pisa, Monza e Torino. Con la gloriosa maglia della Lazio ha disputato 135 partite vincendo anche il primo trofeo della storia del club, la Coppa Italia nel 1958. Aveva 84 anni. È stato anche allenatore e dirigente del club biancoceleste.
LA CARRIERA DA GIOCATORE – Nato a Cusano Milanino (MI) il 20 luglio 1927, inizia a giocare come portiere con la squadra dilettantistica del US Gerli. Nel 1947-1948 viene acquistato dal Pisa con cui, la stagione successiva fa il suo esordio nel campionato di Serie B. Nel 1952-1953 passa al Monza, sempre nel campionato cadetto, dove rimane per due anni come titolare. Nel 1953-1954 è a Torino, sponda granata, con cui debutta in Serie A. L’anno successivo approda alla Lazio, per sostituire Aldo De Fazio e Giuseppe Zibetti che avevano preso l’eredità di Lucidio Sentimenti. Con la maglia biancoceleste vince la Coppa Italia del 1958. Appende gli scarpini al chiodo nell’estate del 1961, a 33 anni, dopo che nell’ultimo campionato gli sono stati spesso preferiti Idilio Cei e Franco Pezzullo.
CARRIERA DA ALLENATORE E DIRIGENTE – Dal giorno dell’addio al calcio giocato, Lovati diventa il factotum della Lazio; viene chiamato a ricoprire il ruolo di istruttore dei giovani (è proprio Lovati a lanciare giocatori del calibro di Tassotti, Massa e Montesi), di osservatore, di dirigente, di allenatore della squadra De Martino, di vice-allenatore e di allenatore della prima squadra (più volte, e sempre nei momenti di difficoltà). Tutti ruoli ricoperti con il massimo impegno, con grande umiltà, ma soprattutto con grande spirito di attaccamento alla “sua” Lazio. Un legame indissolubile con la gloriosa società capitolina che ne fanno, al di là dei meriti sportivi, l’uomo simbolo della lazialità. Il bilancio da allenatore è di 110 partite (93 in campionato, 12 in Coppa Italia e 5 in Coppa delle Alpi) e la conquista della Coppa delle Alpi nel 1971. Come dirigente Lovati ha ricoperto numerosi incarichi, da quello di allenatore delle giovanili a quello di preparatore dei portieri fino ad arrivare ad essere nominato direttore sportivo a cavallo tra gli anni settanta ed ottanta. È stato anche capo degli osservatori e talent-scouts.
Fonte: Corriere dello Sport.it
La Redazione
S.D
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