“In virtù di questo momento, come già hanno detto molti addetti ai lavori, ci sarà sicuramente un cambiamento nelle trattative: idee nuove ed elasticità devono fare da padrone”. Così a TuttoMercatoWeb l’operatore di mercato Diego Nappi, agente tra gli altri del difensore del Napoli Sebastiano Luperto.
Come immagina la ripartenza?
“Credo sia il caso di ridurre i tempi per un calciomercato effettivamente troppo lungo che va a discapito di allenatore e squadra.Mi sono confrontato con tanti direttori e colleghi, è possibile che le squadre restino immutate o cambino molto poco. Ma c’è voglia di grandi cambiamenti, c’è voglia di scrollarsi di dosso canoni obsoleti. Fondamentalmente resta sapere se e quando si riparte. A tal proposito seguiamo attentamente le proposte e i dibattiti che si susseguono per capire come si vuol sfruttare questo momento di cambiamenti”.
La ripresa del campionato è imprescindibile?
“Premesso che quanto è successo (la pandemia Covid 19, ndr) ha segnato profondamente e credo per sempre tutti noi. Le immagini del mondo, emblematiche quelle di Bergamo e Londra dove peraltro abbiamo i nostri uffici, rimarranno indelebili nella mente del mondo intero. Adesso bisogna agire con cautela e gestire al meglio la fase 2 in ogni settore compreso quello sportivo.
Fondamentale è tutelare il sistema, l’uomo-calciatore, la sua salute e quella della sua famiglia così come di tutte le persone che lavorano e investono in questo mondo.Credo che bisogna dare più voce al calciatore professionista, anche tramite chi lo rappresenta,data la centralità della sua figura nel mondo del calcio, che voglio ricordare non è soltanto un gioco ma un settore fondamentale della nostra economia”.
Come ha gestito fin qui la situazione il Ministro dello Sport Spadafora?
“La rinascita comporta sempre delle difficoltà nel calcio così come in ogni altro settore. Bisogna, quindi, avere la lucidità e la serenità di programmare la ripresa del calcio e di tutte le attività sportive nonostante le pressioni di cui sento tanto parlare. Il Governo deve prendersi le proprie responsabilità e decidere del futuro di tanti lavoratori che fanno parte del vasto mondo del calcio che non è composto solo dalla serie A ma da tante altre categorie alcune delle quali, ad oggi, con enormi difficoltà. Bisogna decidere e soprattutto comunicare la decisone presa,una volta per tutte, in maniera chiara e attraverso canali di comunicazione più appropriati”.
Si punterà sui giovani a causa di risorse limitate. Da cui ripartire?
“Le faccio un nome: Kulusevski è un esempio per tutti. Solo un anno e mezzo fa giocava nella Primavera dell’Atalanta, società modello del calcio italiano e ormai anche di quello europeo, che sforna ogni anno giocatori di livello superiore credendo e investendo sempre di più anche nel settore giovanile.
Dopo l’intuizione del direttore Faggiano di portarlo a Parma e farlo giocare subito in A è diventato uno dei giovani più forti in Europa. Adesso attendo tanta programmazione e cura dei dettagli. Non si può invertire un trend all’improvviso, c’è bisogno di programmi tecnici, di tempo e tante altre intuizioni”.
Calciatori a scadenza: quali scenari? Il Napoli ad esempio ha Mertens. E poi ci sono i giovani per ripartire. Da Meret a Luperto…
“Il Napoli, come ogni squadra , sicuramente sta trattando con i propri calciatori in quello che resta un periodo non facile anche perché bisogna capire l’effettiva scadenza.Mertens è un grande campione fondamentale sia dentro che fuori dal campo ed è molto legato alla città. Credo che Meret (97), Fabian Ruiz (96) e Luperto (96) rappresentino un’ottima base per il futuro. Luperto, come sempre, darà il suo contributo da grande professionista qual è”.
Tutti i vostri assistiti come hanno vissuto l’isolamento della fase 1?
“Abbiamo avuto modo di confrontarci e parlare tanto non solo di calcio.
Dopo ogni allenamento sono venuti fuori con tutta la voglia di conoscere aspetti e problematiche del momento”.
Quale futuro per Faragò?
“È una colonna del Cagliari”.
In B Mazzotta lotta per la promozione con il Crotone e potrebbe andare comunque in A in caso di blocco dei campionati. Alastra cresce a Pescara con la supervisione del Parma. E poi c’è Dezi…
Mazzotta spera di conquistare la A sul campo, il Crotone ha fatto un ottimo campionato e c’è la volontà di ottenere la promozione. Alastra tra Parma e Pescara sta recuperando del recente passato a Palermo, mentre per quanto riguarda Dezi, una volta capita come si svilupperà la Serie B, dopo Empoli ed Entella torneremo a Parma”.
Che ne pensa del possibile nuovo format dei campionati?
“Quel che sarà importante indipendentemente dal format sarà la solidità dei programmi nel far crescere i vivai e i giocatori nelle categorie. Troppe volte assistiamo a risorse completamente bruciate”.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro