Se c’è una qualità su tutte che è tipica di Carlo Ancelotti è quella di gestire bene la rosa a sua disposizione. Lo sa soprattutto il giovane difensore azzurro Sebastiano Luperto, che in questa stagione ha trovato molto più spazio. L’esordio tra i professionisti con la maglia del Lecce, il rapporto con i tifosi e la città di Napoli, passando per il cibo e l’amicizia con il brasiliano Allan: tutto questo Luperto lo ha raccontato alla Instagram TV della SSC Napoli: “Ho iniziato da piccolissimo a giocare a calcio, avevo quattro anni e mio padre mi ha portato al campo, mi sono subito innamorato, dormivo con il pallone, era il mio sogno da bambino. Avevo 16 anni ed ho fatto il primo anno nella prima squadra del Lecce in Serie C, e poi mi ha comprato il Napoli.
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“Ormai sono sei anni che vivo a Napoli e sono innamorato di questa città” 💙 #ForzaNapoliSempre
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Ho fatto la primavera, e poi il secondo anno mi allenavo in prima squadra con Benitez, poi giocavo con la Primavera e poi il terzo anno con Sarri. E’ un esperienza che sto vivendo al massimo, spero di ritagliarmi il mio spazio per fare meglio.
Il mio giocatore preferito è sempre stato Nesta, il numero di maglia non è a caso. E’ un calciatore che esce molto palla al piede, tatticamente era quasi perfetto, non sbagliava un intervento, molto pulito.
Il consiglio è quello di lavorare al massimo ogni giorno. Essere umile è la cosa fondamentale per me, spero di rimanere la persona che sono, voglio coltivarla nel migliore dei modi
Ancelotti? E’ una persona schietta, ti dice le cose come stanno, è bravissimo a gestire il gruppo, questa è la qualità più grande che ha il mister.
Io mi faccio voler bene da tutti, sono tutti bravi con me, una delle persone con cui ho più rapporto è Allan, che mi piace come persona.
I tifosi sono molto calorosi, per strada mi fermavano anche quando giocavo in Primavera, è bella questa cosa. Sono quasi sei anni che sono qui a Napoli, mi sono innamorato di questa città, ho anche la fidanzata napoletana. A Napoli si cucina benissimo, come a Lecce, sono capitato benissimo. Io mangio anche le pietre, mangio tutto (ride, ndr)”.
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