Napoli come Montecarlo. Gli organizzatori della Formula Indy si sono innamorati del lungomare e hanno pensato a tutto: persino a sistemare il pubblico sui balconi che affaccerebbero sul circuito cittadino. Nei diversi sopralluoghi effettuati all’ombra del Vesuvio dallo scorso mese di luglio, gli americani hanno così disegnato una mappa degli edifici che si trasformerebbero per l’occasione in tanti spalti mozzafiato. Il progetto, che pubblichiamo accanto, contiene numeri imponenti: i palazzi interessati dall’operazione sono 55 e tra questi figurano anche gli alberghi di via Partenope; a conti fatti i balconi sono 3.790 per un totale di 15.160 posti disponibili.
Naturalmente lo spettacolo non sarebbe gratuito: la IndyCar ha in mente di fissare diverse fasce di prezzo a seconda della visuale e del punto di osservazione, come accaduto in parte con la prima tappa partenopea delle World Series di Coppa America (la seconda è in programma nel maggio del 2013). Una rivoluzione in piena regola, dunque, ma che scatterebbe solo per qualche giorno: la Sovrintendenza ha infatti assicurato il via libera a patto che le opere siano temporanee e vengano rimosse una volta terminato l’ evento (si è seguito lo stesso iter per il villaggio della Coppa America e per lo stadio del tennis). La manifestazione – ecco uno dei motivi che ha spinto la Regione, con il governatore Stefano Caldoro e l’assessore all’Urbanistica Marcello Taglialatela, a sostenere l’iniziativa – non comporterebbe alcun onere economico per le istituzioni locali, a differenza di quanto accaduto con l’America’s Cup: con gli statunitensi si ragiona sulla riqualificazione di strade e piazze interessate dalla kermesse, sul restyling di edifici e monumenti, sul potenziamento dell’illuminazione. È stato inoltre già affrontato e risolto dai tecnici il nodo dei sanpietrini: non essendo storici, potranno essere coperti con l’asfalto.
Quanto alle vie di fuga, sono in cantiere diverse ipotesi: la lunghezza del circuito può oscillare tra i 4 e gli 8 chilometri (da Mergellina a Santa Lucia e ritorno) e ciò consentirebbe di rimodulare e modificare il percorso scegliendo le soluzioni meno rischiose. L’obiettivo, a questo punto, è siglare un’intesa con gli organizzatori per la tappa in programma nel 2014: nel settembre del 2013, invece, la Formula Indy scalderà i motori sul circuito del Mugello grazie all’ok del presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo. A lavorare senza sosta per centrare il traguardo è un gruppo di napoletani: gli imprenditori Paolo Scudieri e Paolo Pagliara nonché il campione del mondo di calcio, Fabio Cannavaro. Peraltro della possibilità di portare l’automobilismo a Napoli si era discusso già mesi fa – era il gennaio del 2011 – nel corso dell’ incontro a tre all’hotel Excelsior fra Caldoro, il presidente del club azzurro Aurelio De Laurentiis e il leader dell’Unione Industriali Paolo Graziano. Qualora invece non si trovasse un accordo sulla location (il Comune ha proposto Ponticelli e Bagnoli come sedi alternative al lungomare, interessato dal progetto di pedonalizzazione definitiva e di recupero della spiaggia), è pronta ai box la città di Salerno: il sindaco Vincenzo De Luca si è detto indisponibile ad accogliere la kermesse per il 2013 a causa dei lavori in corso sul lungomare per la costruzione della piazza della Libertà ma ha teso la mano agli americani per il 2014.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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