Sorride a ogni risposta, Marek Hamsik. Col Napoli è in testa alla classifica, in solitudine – aspettando la Roma stasera – e non accadeva da 23 anni, dall’ultimo scudetto. Con 4 reti, inoltre, è il capocannoniere della A e dopo 7 anni di fedeltà, Rafa Benitez gli ha voluto consegnare la fascia di capitano, col plauso dello spogliatoio. Una magia, insomma, che gli permette di apprezzare ancor di più quell’amore spesso dichiarato verso il club e i napoletani. Un sentimento così forte che gli ha consentito di respingere le tante offerte che gli sono giunte da ogni parte del mondo, club disposti a ricoprirlo d’oro.
“Siamo da scudetto? Sicuramente questo può essere l’anno buono. Non c’è solo la Juve da battere: ci sono sei squadre con possibilità più o meno uguali. L’Inter ha fatto un grande affare prendendo Mazzarri, la Fiorentina ha fatto un bel mercato. Il Milan c’è tutti gli anni. Noi forse abbiamo qualcosina in più e la consapevolezza di poter vincere. L’anno scorso abbiamo lottato fino a 6-7 giornate dalla fine contro la Juve, adesso vogliamo migliorarci e dunque vincere il titolo”
RAPPORTO CON CITTA’ E SQUADRA – “Ho conquistato la fiducia dei tifosi, cambiare squadra per me sarebbe davvero dura. Qui c’è un progetto importante e stiamo lottando per tutto. Se non fosse così, Higuain e Callejon non avrebbero mai lasciato il Real per venire qua. Questo è un dato che dimostra la nostra crescita. Qui si coniugano fair play finanziario e risultati sul campo, siamo un esempio”
RIVALITA’ JUVE – “Vivendo a Napoli è normale che si venga contagiati da questa antipatia. Non posso dire che si tratti di una gara come le altre, la tensione dell’ambiente l’avvertiamo tutti”
GOL – “Non credo sarò ancora molto capocannoniere, ma segnare 4 gol in 3 gare è speciale”
EGUAGLIARE MARADONA – “Credo proprio di si, raggiungere il grande Diego nella classifica dei marcatori mi farebbe entrare di diritto nella storia dei grandei del club”
PALLONE D’ORO – “Sarà importante prima vincere qualcosa, magari lo scudetto o la Champions. Poi ne potremo riparlare”
BENITEZ E MAZZARRI – “Mazzarri ci ha dato tanto in tre anni, con lui da metà classifica siamo arrivati due volte in Champions. Con Benitez il cambiamento è radicale: facciamo più possesso palla e siamo più aggressivi, non aspettiamo più gli avversari ma li attacchiamo”
OBIETTIVI – “Vorrei realizzare 20 gol. Comunque, vedremo più avanti se è un caso che sto segnando tanto, in precampionato con lo stesso modulo non avevo mai segnato. In questo sistema di gioco, comunque, mi trovo benissimo, per me è cambiato qualcosa ma non drasticamente. In due mesi si vede già il lavoro di Benitez”
Fonte: Gazzetta dello Sport
La Redazione
D.G.
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