Dopo la vittoria per 1-0 del match di andata, la nazionale italiana under 21 affronta i pari età della Svezia allo stadio di Kalmar con l’obiettivo di approdare alle fase finali del Campionato Europeo di categoria che si terrà la prossima estate in Israele. La prestazione dell’Adriatico di Pescara ha soddisfatto solo in parte mister Devis Mangia avrebbe preferito vincere con più margine, ma si è detto molto contento del fatto che la squadra non abbia subito reti in casa. Lorenzo Insigne ancora in campo dal primo minuto; il folletto di Frattamaggiore nel 4-2-4 di Mangia gioca sulla sinistra come nel match d’andata. Il primo tiro nello specchio della porta è proprio dell’attaccante azzurro che, dopo circa un minuto e mezzo, conclude da 25 metri ma è facile per il portiere svedese bloccare il pallone. L’Italia comincia molto bene, l’impatto con la partita è buono e la Svezia non riesce a resistere al pressing azzurro. Al sesto minuto altra conclusione di Insigne dopo una bella combinazione con Florenzi e Marrone; il tiro di Lorenzo, però, è ancora una volta facile preda per il portiere avversario. La prima occasione rete nitida arriva al minuti 14 con la conclusione da fuori area di Fausto Rossi che termina di poco al lato. Gli azzurrini sono in pieno controllo del match, Mangia mette molto bene in campo i suoi ragazzi. Pochi minuti dopo miracolo di Johnson: il portiere svedese para alla grande un colpo di testa da distanza ravvicinata di De Luca. L’attaccante dell’Atalanta viene pescato alla perfezione da Lorenzo Insigne che aveva raggiunto il fondo dopo la splendida combinazione con Immobile. Ma la Svezia si desta dal suo sonno ed al 18esimo sfiora l’immeritato vantaggio con Ishak, ma il puntuale intervento di Bardi tiene il risultato fermo sullo 0-0. Dopo la metà del primo tempo il match cala d’intensità ma son sempre gli azzurrini a condurre la partita; al minuto 34 Immobile fallisce una ghiotta occasione per andare in vantaggio perché preferisce servire De Luca piuttosto che concludere in prima persona. Sarebbe tempo di raccogliere quanto seminato e per questo Mangia s’arrabbia: il tecnico lombardo predica calma e chiede più concretezza ai suoi. Nonostante la netta supremazia azzurra, si va all’intervallo fermi sullo 0-0 con l’arbitro che nel finale grazia l’Italia non vedendo un netto fallo di mano del capitano Caldirola.
Nella ripresa i ragazzi di Mangia sembrano aver perso lo smalto della prima frazione di gioco, anche se va detto che riescono a tenere la Svezia lontano da zone pericolose del campo. I padroni di casa continuano ad aspettare nella propria metà campo gli italiani nella speranza che questi si sbilancino alla ricerca del vantaggio. Mangia prova a cambiare qualcosa e al minuto 14 inserisce Gabbiadini al posto di De Luca. Nel momento più difficile arriva il colpo da maestro di Lorenzo Insigne: bellissimo è il suo tiro a giro che trafigge il portiere avversario; grande goal dell’attaccante del Napoli che segna proprio alla maniera del suo idolo Del Piero. La strada per Israele sembra essersi spianata per la selezione italiana che, pochi minuti dopo, raddoppia il suo bottino con il bel diagonale di Florenzi. La qualificazione sembra ormai cosa fatta per l’Italia, ma il calcio è strano ed alle prime distrazioni la Svezia punisce gli azzurrini con un uno – due micidiale che fa tremare Mangia: alla mezz’ora i padroni di casa hanno riacciuffato il pari e nell’ultimo quarto d’ora si riversano in attacco all’arma bianca alla ricerca dei due goal qualificazione. La partita diventa bellissima, con la Svezia tutta riversata in attacco arriva il 2-3 di Ciro Immobile che supera con un gran pallonetto il portiere avversario dopo aver sbagliato molto in questa ripresa. Con questo risultato finisce il match e l’Italia si qualifica per l’Europeo di categoria.
a cura di Luigi De Magistris
