NAPOLI. Gemellaggi e feste rovinate, Sanremo e cori da stadio, gol e amicizia. Napoli-Genoa è questo ed altro. Sul piatto undici scudetti (nove rossoblu e due azzurri) e un pezzo di storia del calcio. Su 50 sfide (48 in campionato e 2 in Coppa Italia) il bilancio è scritto con l’inchiostro azzurro: 21 vittorie del Napoli, 17 pareggi e 12 vittorie del Grifone ma il recente passato è un incubo da cancellare. Nell’era De Laurentiis il Genoa l’ha sempre fatta franca, in B come in A, uscendo imbattuto dal San Paolo. Una vittoria e tre pareggi negli ultimi confronti a Fuorigrotta. L’ultima vittoria azzurra risale infatti al torneo cadetto, il 13 gennaio del 2002 quando Bonomi e Graffiedi rimontarono lo svantaggio iniziale (2-1) ma non si giocò a Napoli, bensì a Benevento per l’indisponibilità del San Paolo. Particolare curioso, sulla panchina del Genoa c’era Edy Reja ma per trovare l’ultimo successo del Napoli in A bisogna risalire al 26 novembre del ’95 quando a decidere fu una rete del colombiano Rincon. Quasi sedici anni fa. L’ultimo precedente, invece, nel gennaio del 2010, parla di uno 0-0 di rimpianti per un tabù che resiste. Nei due anni precedenti, infatti, il Genoa aveva fatto bottino ieno vincendo 2-1 nell’anno del ritorno in A (a porte chiuse) ed 1-0 l’anno dopo. Si parlava di gemellaggi, feste rovinate ed anche di Sanremo, perché se è vero che il 2-2 del 1982, con Castellini che generosamente in maniera rocambolesca regalò un corner da cui nacque il gol del pari di Faccenda che fece salvare il Genoa dalla retrocessione ai danni del Milan e sancì la data d’inizio dell’amicizia tuttora esistente tra i due club, è anche vero che proprio i rossoblu rovinarono parzialmente la festa promozione del 2000 quando gli azzurri di Novellino vennero battuti in casa per 3-1, l’11 giugno del 2000 (doppietta di Carparelli, gol di Galletti e rete finale di Francioso). E Sanremo? C’entra, perché già una volta in passato un Napoli-Genoa particolarmente delicato si giocò dopo il Festival, era il 4 marzo del 1990 e il Napoli aveva perso la vetta della classifica dopo una sconfitta per 3-1 a Milano con l’Inter. Quando l’uruguaiano Paz segnò il momentaneo 1-1 per il Genoa scoppiò la rabbia dei tifosi che cominciarono a intonare cori velenosi: “Andate a Sanremo, tutti a Sanremo”, visto che al Festival era stato ospite Maradona. Nella contestazione generale però arrivò al 90’ il gol della vittoria di Zola. Quel Napoli vinse lo scudetto. Tra le altre partite della memoria giusto segnalare il successo più largo nella storia tra i due club, un 4-0 nel 1957, prima giornata, con gol tra gli altri anche di Luis Vinicio. Tre dei nove successi rossoblu (considerando anche quelli di serie B) sono stati frutto di 2-0 a tavolino. La Giustizia sportiva ribaltò il risultato del campo proprio nel primo confronto diretto tra Napoli e Genoa (il 2 gennaio 1927) e successivamente nel gennaio del 1954 e nell’ottobre del 1959. Due volte l’incontro fu disputato in campo neutro, ed entrambe le volte vinse il Napoli. A Benevento, come ricordato prima,ed a Lucca nel 1940-41 (1-0 con gol di Rosellini).
Fonte: Il Roma
La Redazione
S.D.
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