Ha vegliato per ore, all’ingresso della camera ardente allestita a Progreso, in Argentina, prima del funerale di Emiliano Sala, 28 anni. Il mondo aveva già imparato a conoscere il labrador Nala, e la sua affezione al padrone, per una foto pubblicata dalla sorella del calciatore morto nel Canale della Manica dopo che l’aereo sul quale viaggiava è uscito dai radar il 21 gennaio scorso. Anche allora, come in queste immagini, attendeva il ritorno del suo padrone.
Si sono tenuti sabato 16 febbraio i funerali del calciatore italo-argentino scomparso tragicamente mentre era in volo dalla Francia a Cardiff, dove si apprestava a realizzare il suo sogno di giocare in Premier League.
Grande la partecipazione, oltre ai genitori, agli amici e agli emissari del Nantes e di altre squadre, erano molti anche gli abitanti di Progreso, il paesino che ha visto crescere Emiliano Sala, che sono intervenuti per l’ultimo saluto verso il Nella palestra del club San Martin, il primo club in cui ha giocato per dieci anni, dove è stata improvvisata una una cappella per il rito funebre.E lì, all’ingresso, per ore è rimasto anche il cane Nala.
Sulla bara ricoperta di fiori, una bandiera rossa e nera, i colori del San Martin. Dietro la bara, un grande poster del giocatore con la maglia del Nantes e la scritta: “La tua eredità sarà eterna”. I club della regione e la Federazione argentina (AFA) hanno inviato ghirlande di fiori. Presenti tutti i familiari, stretti gli uni negli altri con gli occhi rossi di lacrime.
Sulla bara ricoperta di fiori, una bandiera rossa e nera, i colori del San Martin. Dietro la bara, un grande poster del giocatore con la maglia del Nantes e la scritta: “La tua eredità sarà eterna”. I club della regione e la Federazione argentina (AFA) hanno inviato ghirlande di fiori. Presenti tutti i familiari, stretti gli uni negli altri con gli occhi rossi di lacrime.