Oggi, alla fine di Samp-Udinese, un’epoca si chiuderà. E nello stesso istante in cui andrà in scena l’ultimo applauso di Marassi, o chissà cos’altro, la Gabbia sarà aperta: ciao Manolo, Genova la blucerchiata ti saluta. E Napoli ti accoglie. E allora, il passaggio di consegne: Gabbiadini vivrà oggi la sua ultima giornata da uomo della Sampdoria. La vivrà, e molto probabilmente giocherà anche, però al di là di tutte le contingenze e delle scelte di Mihajlovic al 90’ il 23enne attaccante della Nazionale sarà virtualmente un giocatore del Napoli.
I DETTAGLI. Sì, neanche Pulcinella mantiene più il segreto: a gennaio, non appena la burocrazia lo permetterà, il Gabbia sarà ufficialmente il primo acquisto azzurro del mercato invernale. La storia è chiara e definita: quattro anni e mezzo di contratto a lui, con un ingaggio decisamente ritoccato rispetto al milione di euro netto percepito a Genova, e 12 milioni e mezzo ai due club comproprietari, la Juve e la Samp. Che, nel frattempo, ha già preso l’argentino Correa: un puzzle costruito. Ufficiosamente completo e congelato in attesa dei vari annunci di rito. Dettagli, davvero. Il 2014 di Manolo, insomma, finisce con il passo d’addio a Marassi, mentre il 2015 sarà con vista su un altro mare. Il Golfo. Napoli. Dove tra l’altro ritroverà Insigne, ex compagno di notti europee Under 21 – in Israele – nonché uomo del suo destino: è proprio l’infortunio di Lorenzino, che ne ha velocizzato l’acquisto. Nelle idee, insomma, il mancino Gabbiadini completerà il vuoto del reparto esterni creato dall’assenza del collega, ma la questione tattica impazza: perché nella Samp è partito pressoché sempre a destra nel tridente d’attacco; e nel dna, invece, si sente una prima punta (al massimo una seconda).
MICHU BIS. Già, altro che trequartista di sinistra modello Insigne e Mertens: lui è il centravanti che vorrebbe fare, per intenderci il concorrente di Higuain e Zapata, e se proprio deve cambiare preferisce il regno di Callejon. Rebus in vista e a Rafa la gestione dell’abbondanza: perché il Napoli ha puntato su di lui anche per la capacità di giocare in tutti i ruoli dell’attacco. Il motivo per cui in estate, dopo aver incassato il no per Gabbiadini, lo staff tecnico aveva deciso di puntare su Michu. La vita cambia in un clic. Figuriamoci in sei mesi.
Fonte: Corriere dello Sport
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