Il tecnico della Roma Luis Enrique ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Napoli:
CONTINUITÀ
Ci è mancata la regolarità durante il campionato, il problema è stato questo. Gli alti e bassi ci hanno allontanato dall’obiettivo più forte. Senza nessun dubbio il problema è stato questo.
POST FIORENTINA
La mia verità? Non posso più dirla. In conferenza stampa dopo la Fiorentina volevo parlare con il cuore, è vero. Ringrazio i giornalisti che mi hanno fatto delle domande, perché se avessi parlato senza filtri avrei tirato fuori cose che non si possono dire. Ora, però, mi sono rimesso la veste dell’allenatore.
NESSUN PENTIMENTO
Non mi sono mai pentito di essere venuto qui in Italia: è un grande piacere essere l’allenatore della Roma, perché è un club importante che ha un grande tifo e una società incredibile alle spalle. Se ci si può riscattare in questo finale di stagione? Certo che penso che si può ribaltare la situazione. Ma per farlo c’è solo un modo: vincere sabato e poi le altre gare che mancano. Per ora siamo al settimo posto in classifica ora ed è quello che meritiamo per ciò che abbiamo espresso. Io credo, però, che fino a quando c’è l’opportunità di raggiungere un obiettivo bisogna lavorare per inseguirlo fino alla fine e in questo momento il nostro è quello di arrivare in Europa League.
AMBIENTE SCONTENTO
Cosa ne penso degli striscioni di protesta contro di me oggi a Trigoria? Non vado a pensare chi c’è dietro questi striscioni, è normale che il pubblico sia scontento: succede sempre così nel mondo del calcio quando la squadra ha fatto delle prestazioni minori rispetto alle aspettative. Io, come ho sempre detto, ripeto che il nostro pubblico ha mostrato un livello incredibile di sostegno per tutto l’anno e che ha evidenziato sicuramente un livello superiore al rendimento della squadra sul campo. Io questo momento di malcontento lo vivo come deve viverlo un professionista, ossia continuando a lavorare al massimo cercando di fare quello che io credo sia giusto per questa squadra. Sabato sera ci sarà contestazioe? Ripeto: che i tifosi fischino all’inizio della partita per dimostrare il loro disappunto è quantomeno normale e giusto visto quello che abbiamo fatto finora. Anche mercoledì contro la Fiorentina abbiamo giocato un primo tempo disastroso, ma loro hanno sostenuto la squadra. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio e abbiamo lottato. Sudare per la maglia, questo si aspettano i tifosi e questo dobbiamo fare sabato e sempre. È giusto così.
VERSO ROMA-NAPOLI
Stekelenburg ha ancora un problema alla spalla ed è difficile che possa giocare domani. Quella contro il Napoli è una gara difficile sia per l’avversario sia per come siamo messi in classifica dopo le ultime prestazioni, ma è una partita che ci permetterà ancora una volta di giocarci le nostre chance di qualificarci per le coppe europee il prossimo anno. Come ho fatto ieri, ovviamente parlerò anche oggi con i ragazzi per stimolarli al massimo: da oggi fino alla fine della stagione c’è molto da migliorare. Bisogna rialzarsi e portare più in alto possibile la squadra.
FUTURO
Se il mio orientamento può cambiare? Stiamo tutti vivendo una situazione difficile ed è il momento di stare vicino alla squadra. A fine della stagione analizzeremo tutti i problemi, cercheremo delle soluzioni e vedremo cosa succederà. So che ho un rapporto particolare con la stampa, è vero, ma non so se riuscirò a cambiare.
LA VERA ROMA
Senza nessun dubbio questo è stato un anno particolare, perché la Società ha una nuova proprietà e un uovo allenatore. È il primo anno della nuova gestione sportiva della Roma: penso che ci siano stati diversi aspetti soddisfacenti, anche se dalla classifica non si sono notati. Se avessimo vinto mercoledì saremmo stati a due punti dal terzo posto. La gente era arrabbiata, sì, ma penso che fino al minuto 40 del secondo tempo se avessimo segnato con Osvaldo o con Totti saremmo stati ancora a giocarcela. Poi va anche detto che tutta la stagione ci siamo alternati tra il quinto e il settimo posto. Credo che quest’anno la proprietà abbia messo le fondamenta per costruire un progetto importante. Io sono sicuro che in futuro questa Società vincerà. Che Roma sarà il prossimo anno? Sarà la Roma dei romanisti, la Roma dei tifosi: come lo è sempre stata.
CARATTERE
So che siamo sembrati fragili e privi di grinta, ma una cosa è quello che si nota dall’esterno, un’altra è come stano effettivamente le cose. So che ci sono dei difetti, certo, ma io prima della partita ho visto la giusta grinta. Con il gol, poi, è diventato tutto difficilissimo. La partita di mercoledì riassume perfettamente la nostra stagione. In alcuni casi è mancata la giusta dose di personalità, certo, ma questa non si compra al supermercato.
CONDIZIONE FISICA
La condizione fisica dei miei giocatori in questo momento della stagione è a mio parere giusta. Sono contentissimo della preparazione atletica dei miei ragazzi e credo che, da questo punto di vista, simo una delle squadre meglio messe.
RESPONSABILITÀ E CONSIGLI
Relativamente a quanto accaduto in questa stagione alla squadra, come ho sempre detto, la mia responsabilità è la prima. Un consiglio per i miei ragazzi? Che tutti loro devono migliorare tantissimo per essere all’altezza di questa squadra, di questa società e di questo tifo.
CONFUSIONE?
Non mi sento affatto in confusione, continuo a pensare al mio calcio. Ci sono stati momenti in cui la squadra sembrava confusa , ma come ho sempre detto anche oggi (e continuerò a dire) l’allenatore è responsabile di tutto questo.
FORTUNA
Se mi sento in credito con al fortuna? La fortuna uno se la deve procurare. Non sono scaramantico, come vi ho detto. È chiaro che questa è stata una stagione poco fortunata per noi, ma mai mi sono lamentato di questa situazione. Se abbiamo 50 punti è perché ci meritiamo quelli.
SCARAMANZIA? NO
La questione del gesto delle corna mentre guardavo la gara mercoledì? Stavo solamente osservando la partita a braccia conserte e nemmeno sapevo che stavo facendo con le dita il gesto delle corna. Mi spiace per quello che hanno scritto i media perché la loro è stata una interpretazione sbagliata: so che la stampa valuta tutto quello che noi facciamo ma vi dico che non c’è niente di scaramantico dietro a quella postura, che era del tutto involontaria.
KJAER
Sono molto soddisfatto di Simon, un calciatore che, dopo due stagioni importanti a Palermo e un calo di rendimento in Germania, è arrivato qui. Io sono contento di come si è comportato durante l’anno: certo, ci sono stati momenti difficili per lui, ma gli faccio i complimenti per come è stato capace di rialzarsi dopo gli errori commessi, non mollando mai. Simon ora ha solo 23 anni, ha giocato la stagione sotto una pressione grandissima, ma è migliorato moltissimo, diventando un punto fermo per noi nelle ultime gare. Ha grandi prospettive e gli auguro un grande futuro.
Fonte: asroma.it
La Redazione
C.T.
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