Cerca
Close this search box.

Luigi Simoni: “Il Napoli zoppica? Ci pensa Mazzarri”

L'ex tecnico azzurro: "Contro il Siena ci vorrà un Napoli combattivo"

L’estate scorsa ha detto basta. Però di tanto in tanto gli torna la nostalgia del campo. Ma non potrebbe essere altrimenti per uno come lui. Perché Gigi Simoni tra calcio giocato e calcio “allenato” ha vissuto di pallone per oltre cinquant’anni.

E ora?
«Ora mi godo giorni senza pensieri e preoccupazioni e altri, invece, in cui il calcio mi manca. Ma quello del campo, non quello della scrivania che pure ho sperimentato ma che non fa per me».

Quindi, se qualcuno si facesse vivo?
«Non so. Ho 73 anni. Anzi, vado per i 74 e a un certo punto ti prende la stanchezza. E poi ho un ragazzo di soli tredici anni che forse ha bisogno di avere un padre accanto per più di due giorni a settimana».

Pensieri. Preoccupazioni. Di sicuro Mazzarri ne ha parecchi in questi giorni. Ma lei come se la spiega questa brusca frenata degli azzurri?
«Il Napoli era partito forte; poi, pur continuando Cavani a fare gol, ha cominciato a prenderne troppi. E anche troppo facilmente. Ho l’impressione che in questo momento la squadra abbia problemi di tenuta. Atletici, insomma. E per una squadra che ha costruito le proprie fortune e il suo bel gioco sulla corsa e sulla velocità, se queste due cose vengono a mancare sono guai».

E a quel gioco, a quella velocità non vede alternative?
«Dovrebbe ovviare a queste mancanze con un altro calcio: assai più tecnico. Ma il Napoli è attrezzato per far questo?»

Già, davvero un bel problema. Come uscirne?
«Ci sta pensando già Mazzarri. E’ bravo, ha esperienza e starà perdendo il sonno per trovare il modo di uscire dalla crisi».

Questo è certo, ma che cosa dovrà fare?
«Valutare tutto con serenità. Capire se è il momento di rivedere il suo disegno tattico; decidere se è il caso di calibrare meglio il peso degli allenamenti; studiare le condizioni di ogni giocatore e magari far riposare i più provati. Un lavoro che però ha bisogno dei suoi tempi».

E la gente? Il tifo?
«Deve aver pazienza. Deve saper anche aspettare».

Ma dov’è che vede il Napoli in affanno?
«In difesa, non v’è dubbio. E a volte anche a centrocampo».

Intanto la Juve vola e il Napoli per colpa anche della penalizzazione è al quinto posto. A questo punto debbono cambiare le ambizioni?
«Se l’ambizione era lo scudetto, ebbene sì: le ambizioni debbono cambiare. Se invece era il terzo posto, la qualificazione alla Champions League, beh, allora l’ambizione può restare in piedi. Anche se la concorrenza s’è fatta più folta e più agguerrita».

Insomma, o il Napoli si rimette in piedi immediatamente oppure rischia di diventare un’illusione anche il terzo posto. Ed allora riecco il campionato. Ed ecco il Siena.
«Brutto avversario. Intendiamoci, tra il Napoli e il Siena c’è una grande differenza, ma questa è una partita che entrambi non possono sbagliare. Tutte e due, seppure per ragioni assai diverse, non hanno alternative alla vittoria. Quindi, attento Napoli: il Siena ci metterà muscoli e anche cuore. Preparati a una partita di gran combattimento».

E lei starà dalla parte degli azzurri?
«Su questo non v’è dubbio e non ho problemi a dirlo».

Ma lei ha allenato sia il Napoli che il Siena.
«Appunto. Però a Napoli ci sono stato bene. La gente ancora adesso mi dimostra affetto ed io ricambio volentieri. A Siena, invece, ho lavorato male; sentivo il tifo ostile; ce l’avevano con me anche se le cose non andavano poi male».

Perché tanta ostilità?
«Era il 2004. Per l’attacco volli che ingaggiassero Graffiedi. Ma Graffiedi aveva giocato con la Fiorentina e quindi molta gente non lo sopportava. Contro il Parma feci giocare lui e non Maccarone, perdemmo per uno strano autogol e la gente mi contestò pesantemente. Così il club mi esonerò».

Quindi, da allora tifo contro.
«No. E’ che divido le squadre nelle quali sono stato in due categorie: quelle per le quali nutro affetto e se vincono mi fa molto piacere: Genoa, Inter, Napoli e Cremonese ad esempio, e quelle che se perdono non me ne frega niente. Tutto qui in questo momento alla squadra mancano corsa e velocità, ma il tecnico risolverà tutti i problemi»

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.

Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.