Oltre Manica, oltre ogni limite: ma le voci in arrivo dall’Inghilterra restano refoli di vento che spettinano appena. Il mercato è chiuso, viva ( manco a dirlo) il mercato, che riapre un giorno sì e l’altro pure e lascia traccia di sé tra sorrisi distratti e l’atteggiamento distante di chi vuole starsene in vacanza, almeno un po’. Qui Londra, per la precisione Chelsea, quartiere chic e non solo calcisticamente, una torre di Babele in cui svolazzano bigliettoni russi e calciatori d’ogni genere e specie: manca uno slovacco, sembra, e la tentazione di Roman Abramovich – rivelata da The Independent – punta a colmare quel vuoto con Marek Hamsik, il genietto della trequarti di Fuorigrotta, un tipino niente male, con le buone abitudini di Lampard e – soprattutto – nove anni di meno. Però, come si usa allo stadio, non finisce qua, perché il mercato – persino a saracinesche abbassate – è un sovvrapporsi di sussurri e nel can-can s’ascolta pure d’una volontà del Napoli di mettersi su un aereo per tornare a Liverpool, ma stavolta in missione esplorativa, e capire quanti e quali margini di intervento ci siano per arrivare a Lucas Pezzini Leiva (24) – in arte Lucas un brasiliano cresciuto all’ombra di Gerrard.
Il mercato, in verità, è sempre aperto e anche un’idea diventa notizia. Lucas Pezzini Leiva, regista e interdizione, un mediano dai piedi buoni, è finito nella lente d’ingrandimento del Napoli da un po’: il fisico, il talento, il respiro internazionale della sua carriera rappresentano indice di gradimento non irrilevante, ma altre due opzioni ne fanno un possibile obiettivo: l’età in linea con il progetto e lo status di svincolato. Lucas va in scadenza nell’estate del 2012 e, in casi del genere, in assenza di ipotesi di rinnovo, si può tentare un dialogo. Il Napoli ha sottolineato in rosso – of course – il nome del brasiliano e ha lanciato qualche messaggio qua e là. A giugno prossimo, Michele Pazienza può salutare cordialmente: ha proposte dalla Turchia, ha il Genoa, ha comunque un destino da poter gestire in prima persona, non avendo ancora trovato alcun accordo con il Napoli. Unica controindicazione: nel Napoli sudamericano, allestito durante l’epoca De Laurentiis, ci sono argentini, uruguagi e colombiani ma viene ritenuta di più complessa integrazione l’innesto dei brasiliani. Ma per un centrocampista cresciuto ad Anfield che ha persino il passaporto italiano e dunque non ha bisogno di alcun posto da extracomunitario…
Hamsik e il Chelsea: eppure tornano, le indiscrezioni. Tre anni fa, poco prima fragorosa esplosione dello slovacco, partirono proprio da Londra i discreti osservatori dei blues: relazioni convincenti, stoppate sul nascere dalla decisa volontà di De Laurentiis, teoria sempre in piedi: «Non vendo i miei gioielli». Hamsik non s’è mai stancato di stupire, ha segnato sempre, ha ricominciato a farlo domenica scorsa con la Sampdoria, ha offerto un rendimento alto. Il Chelsea è sempre alla finestra con tanto di assegno da 20 milioni di euro pronto; e la stima di Carlo Ancelotti nei confronti del baby-prodigio slovacco rappresenta un rafforzativo. Qui Castelvolturno: a Londra – e dintorni – che tempo fa?
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazipne
A.S.
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